Il presidente dell’associazione Iridium: “I pronipoti di emigranti hanno sentito parlare di questi territori solo dai loro avi. Sta nascendo il desiderio di fare le vacanze nei territori di origine. A queste persone va dato il titolo di ‘ambasciatori del nostro territorio nel mondo’, un fenomeno che sta nascendo spontaneamente, che va organizzato e incentivato

Gubbio città

GUBBIO – Abbiamo incontrato Mario Salciarini, presidente dell’associazione Iridium, di cui fanno parte 50 agriturismi che si trovano su un territorio vasto che va da Umbertide a Gubbio alla fascia appenninica fino a Gualdo Tadino e Valfabbrica, per approfondire con il suo contributo di idee il dibattito circa la situazione del turismo nella nostra città.

Subito il presidente Mario Salciarini fornisce un dato importante, spiegando che “Gubbio è la città dove c’è la presenza più consistente di attività agrituristiche legate all’agricoltura rispetto a tutto il resto dell’Umbria“.

Presidente Salciarini, anche alla luce di questo dato statistico, qual è al momento la situazione del settore degli agriturismi rispetto agli arrivi e alle presenze di turisti italiani e stranieri nel comprensorio vasto di cui lei prima parlava? 

Siamo di fronte ad un calo sia degli arrivi che delle presenze. Da questo punto di vista sta soffrendo tutto il Paese, ad esempio anche la bassa toscana in provincia di Siena. Il mese di maggio è stato freddissimo, giugno più caldo ma debole quanto a turismo. 

Il quadro è a mio avviso preoccupante. Dal terremoto del 2016 in poi c’è stata una ripresa che è durata fino a gennaio 2019, dopo di che è tornata la crisi“.

Mario Salciarini

Quali possono essere le soluzioni da mettere in campo per invertire questa tendenza? 

E’ necessario creare degli eventi importanti per attrarre persone da tutto il mondo a Gubbio. Altrimenti vivacchiamo e non è possibile garantire sostentamento all’agricoltura. Infatti gli agriturismi sono concepiti come attività connesse all’attività agricola per il suo sostentamento. 

Quindi eventi importanti affinché chi decide di andare in vacanza possa avere la possibilità di scegliere anche Gubbio come destinazione. Spetta a noi operatori del settore, in collaborazione con l’Amministrazione pubblica, trovare progetti di promozione del territorio. 

A questo proposito mi riferisco all’area interna dell’appennino umbro marchigiano in sinergia con l’area interna del basso pesarese, il territorio che un tempo era il Ducato di Urbino. Al momento per l’immediato futuro non ci sono previsioni, l’unica cosa è mettere in cantiere progetti di promozione del nostro territorio“.

Gubbio città

Presidente, può farci un esempio concreto di promozione del territorio?

Un’idea potrebbe essere quella del ‘turismo di ritorno’, visto che nel mondo ci sono circa 80 milioni di persone di origine italiana, provenienti anche da questi territori di forte emigrazione all’inizio del ‘900 e successivamente negli anni ’50 e ’60. 

Tra questi ci sono pronipoti di emigranti che hanno sentito parlare di questi territori solo dai loro avi. Sta nascendo il desiderio di fare le vacanze nei territori di origine. A queste persone va dato il titolo di ‘ambasciatori del nostro territorio nel mondo’, un fenomeno che sta nascendo spontaneamente, che va organizzato e incentivato.

Vi faccio due esempi ancora più concreti. Un nostro associato di Gubbio ha avuto sette giorni come ospiti una famiglia di americani perché hanno scoperto che il loro bisnonno era nato qui. 

Da me, circa venti giorni fa, sono venuti una coppia di americani che stavano visitando gli agriturismi eugubini perché a Pasqua 2020 verranno a Gubbio, in tutto 20 persone, perché il loro trisnonno era nato tra Gubbio e Cantiano. 

Questi signori americani alla fine hanno scelto la mia struttura, e hanno già prenotato tutto l’agriturismo per Pasqua 2020 perché vogliono conoscere questo territorio. 

Aggiungo che ci sono persone che ricoprono nel mondo incarichi pubblici importanti, che hanno origini familiari in questo territorio. E’ anche con il loro possibile contributo che possiamo riuscire a promuovere il nostro territorio“.

(Fine prima parte)

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina