Tino Casoli: “Mediamente i turisti consumano un primo e un contorno a pranzo, mentre a cena spendono di più con l’aggiunta di una bottiglia di vino. Tuttavia siamo attestati su una spesa media che va dai 15 ai 25 euro a testa

Gubbio città

GUBBIO – Continua nel fine settimana di Ferragosto 2019, l’approfondimento di Cronaca Eugubina sui flussi turistici a Gubbio in questi giorni di alta stagione, con visitatori italiani e stranieri che hanno raggiunto la nostra città per soggiornarvi durante le ferie estive.

Dopo aver sentito le opinioni del sindaco Filippo Stirati, dell’assessore Oderisi Nello Fiorucci, della presidente dell’Associazione Host Gloria Pierini, e degli operatori del settore enograstronomico locale Isidoro Angeloni e Alessio Manucci, sentiamo oggi il ristoratore Tino Casoli, gestore dello storico “Federico da Montefeltro” in via della Repubblica.

Signor Casoli, chiediamo anche a lei un primo provvisorio bilancio del turismo a Gubbio durante l’estate 2019 e in particolare la settimana di Ferragosto. Com’è andata in termini di presenze?

La gente c’è, ma ho l’impressione che sia un turismo mordi e fuggi. Non è un turismo che sosta. Vedi molte persone che visitano Gubbio, i parcheggi magari sono pieni, ma non tutta questa gente entra nei ristoranti per mangiare. Bisogna vedere questi turisti quanto incidono sull’economia locale del turismo, se ad esempio comprano nei negozi o si fermano a pranzo o a cena nelle attività ricettive“.

Tino Casoli

Nello specifico, com’è andato il Ferragosto? 

E’ andato bene il Ferragosto, ma con questa differenza rispetto al passato: alcuni anni fa alle persone che si alzavano da tavola corrispondevano quasi subito altre persone che si sedevano.

C’era cioè un flusso continuo di presenze. Quest’anno questo è successo ma in forma ridotta rispetto al passato. In definitiva mi sento di dire che è una stagione di alti e bassi, altalenante, incerta“.

Può farci qualche esempio concreto?

Si. Allora, alcuni giorni prima di Ferragosto, una sera a cena abbiamo avuto il tutto esaurito con 80 persone, mentre il giorno dopo a pranzo c’erano soltanto 3 persone sedute ai tavoli. Non le nascondo che, stando così le cose, abbiamo avuto problemi ad orientarci con il personale che serviva in sala“.

Durante l’estate corrente ha lavorato maggiormente con i turisti italiani o con quelli stranieri?

Diciamo che il 60% sono stati turisti italiani, e il 40% stranieri. Da giugno ad oggi il flusso di turisti stranieri è stato comunque costante“.

Tino Casoli

Quanto spende di solito un turista italiano o straniero che pranza o cena nel suo ristorante?

Mediamente i turisti consumano un primo e un contorno a pranzo, mentre a cena spendono di più con l’aggiunta di una bottiglia di vino. Tuttavia siamo attestati su una spesa media che va dai 15 ai 25 euro a testa“.

Per concludere, signor Casoli, le rivolgiamo la domanda che abbiamo posto a tutti gli operatori del settore turistico locale. Che cosa servirebbe a Gubbio per essere una città del turismo pienamente compiuta?

Io credo che occorra essenzialmente una politica mirata al turismo, con investimenti nel turismo congressuale e nelle scuole per diffondere la consapevolezza che di turismo si può vivere“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina