La mamma della piccola Sara Mariucci, prendendo la parola in Chiesa, ha detto: “Il 5 agosto 2006 è stato un giorno buio per noi perché il nostro sguardo era volto alla terra, Sara ci ha insegnato ad alzare gli occhi al cielo. Il 6 agosto in camera ardente abbiamo visto la vita che continuava

Messa del Vescovo Luciano a San Martino in Colle

GUBBIO – La piccola Chiesa di campagna di San Martino in Colle, e l’adiacente Cappella di Mamma Morena dove riposa la piccola Sara Mariucci, la cui salma è stata traslata dal vicino Cimitero il 28 marzo 2016, sono meta continua di visite da parte di migliaia di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia.

Lunedì pomeriggio, per la ricorrenza del tredicesimo anno della prematura scomparsa di Sara, il 5 agosto del 2006, il Vescovo di Gubbio Monsignor Paolucci Bedini ha celebrato la Santa Messa di fronte a centinaia di fedeli.

Presenti in Chiesa mamma Anna e papà Michele Mariucci, i loro quattro figli, il nonno di Sara, mentre durante la Messa è stato ricordato Padre Francesco Ferrari che tanto si è occupato della storia di Sara con pubblicazioni e approfondimenti.

Inizialmente è stato recitato il Rosario, cui hanno fatto seguito le letture del Vangelo, la Messa e l’omelia pronunciata dal Vescovo Luciano. In particolare, Monsignor Paolucci Bedini ha detto: “Una storia come quella della piccola Sara ha portato un frutto che non dobbiamo aver paura a definire miracoloso, ha smosso tanta misericordia, perché chi ha bisogno del Signore potesse veramente incontrarlo”.

Messa per la piccola Sara Mariucci, mamma Anna

Mentre al termine della funzione religiosa ha parlato mamma Anna, che rivolta ai presenti ha detto: “Il 5 agosto 2006 è stato un giorno buio per noi perché il nostro sguardo era volto alla terra, Sara ci ha insegnato ad alzare gli occhi al cielo. Il 6 agosto in camera ardente abbiamo visto la vita che continuava.

Sara ci ha preso per mano e ci ha guidato verso la fonte della vita, Gesù. Sara è con tutti e in tutti, è viva nella comunione dei Santi. Lei accoglie le preghiere e le porta alla Vergine, lei ci porta a Gesù. Abbiamo avuto altri quattro figli, loro ci sono perché Sara c’è.

Ringrazio Sara perché ci ha portato nella Chiesa. Non abbiamo vite perfette ma benedette, i nostri cari sono con noi sempre. Grazie Sara, grazie alla Madonna che è entrata nella nostra vita e ci ha portato da Gesù“.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina