Secondo posto per la squadra di Roma del M Aldo Rossi e terza un’altra squadra romana, new entry a Gubbio, capitanata dal MF Pierlugi Passerotti. Miglior performance individuale per il CM romano Luca Magini

La classifica

GUBBIO – Successo e partecipazione per il tredicesimo Torneo di Scacchi a Squadre dell’Appennino, organizzato dal Gruppo “Scacco Matto Eugubino”.

Il torneo, svoltosi domenica scorsa presso la sede degli Arconi, è stato caratterizzato da un elevato livello di gioco con circa 70 giocatori di varie nazionalità e 13 squadre da Umbria, Marche e Lazio.

Ha riconquistato il torneo l’Avamposto Fermano, capitanata dal CM Roberto Miandro. Secondo posto per la squadra di Roma del M Aldo Rossi e terza un’altra squadra romana, new entry a Gubbio, capitanata dal MF Pierlugi Passerotti, volto noto dello scacchismo italiano sia dal punto di vista agonistico che per l’impegno editoriale e organizzativo.

Miglior performance individuale per il CM romano Luca Magini, che così bissa l’affermazione dello scorso anno. La squadra eugubina, pur non sfigurando, è arrivata solo sesta, forse distratta dalla singolare concomitanza del ballottaggio per il sindaco.

I primi tre classificati e il miglior giocatore del torneo si sono assicurati sculture in ceramica realizzate dall’artista Tonino Rosati e Anna Maria Baldinelli, con tema Gubbio e gli scacchi, in collaborazione con l’Agenzia Generali di Gubbio di Belbello.

Altri premi speciali, sempre rigorosamente artigianali, per gli under 16 e per la prima squadra femminile, sono stati realizzati da La Balestra di Morelli.

Al di là dei meri risultati agonistici, la vera soddisfazione per il sodalizio eugubino presieduto da Francesco Zaccagni è stata la perfetta riuscita della manifestazione. Infatti, è stata una vera e propria festa degli scacchi che ha avuto a Gubbio il suo punto di ritrovo e che, di anno in anno, vede la manifestazione migliorarsi e crescere sempre più, sia per la qualità del gioco che dell’organizzazione.

Il tutto è stato impreziosito dalla magnifica sala degli Arconi, ancora vestita a festa per l’occasione, e dalla bellezza della città di Gubbio che tutti i vari scacchisti presenti hanno avuto modo di visitare.