Bocci. Una porta per aprire un pensiero libero’, è il titolo dell’appuntamento con l’arte. Ettore Sannipoli: “In campo ceramico Bocci è stato un grande sperimentatore, e grazie alle sperimentazioni è riuscito ad esprimere le sue concezioni poetiche. Ha rappresentato la realtà sublimandola

Ettore Sannipoli, Cesare Coppari e Giorgio Bonomi

GUBBIO – La prima retrospettiva dedicata all’artista Nello Bocci (1945-2013) è stata inaugurata oggi (domenica 9 giugno) nell’Arengo di Palazzo dei Consoli di Gubbio.

Bocci. Una porta per aprire un pensiero libero’, è il titolo dell’appuntamento con l’arte, tra sculture, ceramiche, dipinti, grafiche e disegni, esposti nel tentativo di ricostruire l’evoluzione artistica di una delle ricerche più interessanti del nostro perimetro contemporaneo.

La mostra, curata da Cesare Coppari che si è sempre occupato da vicino del lavoro di Nello Bocci, sarà visitabile a Palazzo dei Consoli fino al 21 luglio. Per l’occasione erano presenti il Sindaco di Gubbio, Augusto Ancillotti.

I critici Ettore Sannipoli e Giorgio Bonomi, della famiglia Bocci erano presenti i figli Michelangelo Riccardo e Claudia, la moglie Cesarina Sannipoli, le sorelle Luciana e Stella. Era presente anche l’artista eugubino Toni Bellucci, che nei giorni scorsi ha ricordato Nello Bocci sulle pagine di Cronaca Eugubina.

Inaugurazione a Palazzo dei Consoli

Le location

Due le location scelte – non a caso nella sua terra d’origine, Gubbio, – per raccontare un percorso creativo che nasce come urgenza di dare vita ed espressione alla materia, qualunque essa sia, in un contesto in cui l’artista viene segnato e si lascia segnare.

I continui rimandi alla sacralità e alle tradizioni, la scelta dei materiali, lo stesso studio collocato nel centro della città, diventato luogo di incontro, di stimolo, di confronto, di apertura, narrano un rapporto col territorio da cui non si può prescindere. Sono Palazzo dei Consoli e la Biblioteca comunale Sperelliana ad ospitare le sue opere.

Nella Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli sono esposte le sculture, i pannelli decorativi e le ceramiche. Lungo la biblioteca si snoda un excursus guidato da grafiche, disegni, per un totale di 50 bozzetti studio, oltre a due sculture, una produzione più inedita ma non meno interessante rispetto alle celebri sculture, che attraversa le fasi salienti della sua carriera artistica.

Le opere esposte

La ricerca artistica 

La materia, qualunque essa sia: legno, ferro, vetroresine, bronzi, gessi, terracotta, è pretesto e mezzo per dare vita al gesto estetico che, nella sua realizzazione, diventa prospettiva poetica, manifestando l’urgenza di comunicare l’incomunicabile, di esserci, a dispetto del tempo e dello spazio. E così diventa estensione, prolungamento della sua anima, del suo sentire.

La relazione con lo spazio, con la natura, con il fruitore dell’opera, l’armonia che nasce dall’incontro di materiali, di geometrie, di cromie, il legame tra mondo esteriore e realtà interiore, l’alternanza di intervalli e frequenze, la coabitazione di pieni e vuoti, l’incontro tra linguaggio astratto e figurativo, sono molteplici le connessioni che svettano prepotenti e che rendono la ricerca artistica di Bocci un connubbio culturale e umano.

I relatori a Palazzo dei Consoli

Gli interventi 

Il figlio Michelangelo ha detto: “Per questa mostra abbiamo visto stringere la gente attorno alla nostra famiglia. Grazie“. Dopo l’intervento del Sindaco, è intervenuto Augusto Ancillotti: “Grazie alla famiglia che ci ha onorato di questa mostra“.

E’ quindi intervenuto il curatore Cesare Coppari: “Nello Bocci è stato un artista amatissimo da tanti. Qui sono esposte opere che coprono l’intero arco temporale del suo operato artistico“.

Il critico Ettore Sannipoli ha affermato: “Nello Bocci ha operato con tecniche e materiali differenti come si vede dalla mostra. Nello si è formato in una città di forte tradizione della ceramica. Nella mostra abbiamo i solidi geometrici, le sculture, le colonne con i capitelli ionici post moderni, i piatti e i vasi.

In campo ceramico Bocci è stato un grande sperimentatore, e grazie alle sperimentazioni è riuscito ad esprimere le sue concezioni poetiche. Ha rappresentato la realtà sublimandola“.

Abbracci terracotta

Ha concluso gli interventi Giorgio Bonomi: “Mi piace ricordare l’uomo e l’artista. A me piace chiamarlo scultore perché è stato un grande scultore. Si è espresso al meglio di se nelle grandi sculture.

Nello praticava l’astrazione con un grande uso delle mani. Possedeva una qualità fondamentale per uno scultore, il senso dello spazio“.

Informazioni

La Biblioteca Sperelliana sarà aperta da lunedì a sabato dalle 8 alle 13.30. La parte dell’esposizione collocata all’interno del Palazzo dei Consoli invece sarà aperta dal pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per gli aggiornamenti sulla retrospettiva visitare la pagina facebook “Nello Bocci Scultore” e la pagina dell’evento “Bocci, una porta per aprire un pensiero libero”.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina