Su ogni cosa domina l’atmosfera dei Ceri, la voglia e la gioia di stare insieme, di condividere la Festa fin da questi momenti iniziali così carichi di significato e irripetibili. “Sono le ore più belle della mattina“, dice un ceraiolo anziano e si capisce che è commosso. Poi il corteo si incammina per la sveglia alla città, ai Capodieci e ai Capitani della Festa 2019 

Via Concioli la mattina del 15 maggio 2019 alle ore 4:18

GUBBIO – Sono le 4:18 minuti di mercoledì 15 maggio 2019, e ci troviamo casualmente con un altro ceraiolo all’imbocco di via Concioli.

Lo spettacolo è dei più belli, sono stati accesi dei lumini che illuminano tutta la parte iniziale della via, con sullo sfondo uno stendardo ceraiolo.

Inizia così, con questa immagine di Gubbio tanto suggestiva e calorosa, la nostra Festa dei Ceri 2019, e certo non poteva esserci inizio migliore perchè quei lumini ci scaldano subito il cuore e ci dicono che la giornata sarà lunga ma bellissima.

Saliamo verso Corso Garibaldi da via Saffi, e mentre stiamo svoltando l’angolo ecco il primo squillo di tromba del trombettiere Marco Tasso che risuona nel buio della prima mattina. E’ uno squillo potente e allo stesso tempo dolce, uno squillo che incoraggia ed emoziona, ma soprattutto è lo squillo che annuncia la Festa dei Ceri che sta per cominciare.

I tamburini in Piazza 40 Martiri

A mano a mano che arrivano i tamburini ci si saluta e ci si abbraccia, arriva il Presidente della Famiglia dei Santubaldari Ubaldo Minelli, altri ceraioli storici, i fotografi e i giornalisti delle testate locali e regionali.

Il tempo di un caffè, poi i tamburini si dispongono su tre file all’altezza di Piazza Oderisi, risuona possente il rullio dei loro tamburi, altri squilli di tromba di Marco Tasso e via per le strade e i vicoli del centro storico di Gubbio a svegliare la città.

Su ogni cosa adesso domina l’atmosfera dei Ceri, la voglia e la gioia di stare insieme, di condividere la Festa fin da questi momenti iniziali così carichi di significato e irripetibili. “Sono le ore più belle della mattina“, dice un ceraiolo anziano e si capisce che è commosso.

Il corteo percorre i vicoli del centro storico, ridiscende via Dante, la Calata dei Neri, attraversa ancora Corso Garibaldi, il Quartiere di San Pietro, via Cairoli per la sveglia ai Capodieci Pietro Menichetti Luca Bedini e Lucio Sollevanti, e ai Capitani Fabio Tomassini e Ubaldo Stocchi.

I tamburini in via della Repubblica

Il primo Capodieci ad essere svegliato è Lucio Sollevanti alle ore 5,12 in via Perugina. Il cielo è appena rischiarato da un leggero bagliore di luce, la notte sta lasciando il passo al giorno che sorge.

C’è tanta gente, c’è tanto affetto per il Capodieci di Sant’Antonio, che si affaccia alla finestra mentre sale possente il tullio dei taburi e lo squillo della tromba.

Poi il corteo dei tamburini risale in piazza Quaranta Martiri, percorre via della Repubblica, piazza San Giovanni, via Cristini per la sveglia degli altri due Capodieci.

I tamburini svegliano il Capodieci di San Giorgio Luca Bedini a San Martino alle ore 5,35 ed infine Pietro Menichetti, Capodieci di Sant’Ubaldo, alle ore 5,47 in via Gabrielli di fronte la Società Operaia.

I Capodieci e i Capocetta della Festa dei Ceri 2019

Il corteo prosegue attraversando San Martino, via dei Consoli, via Baldassini in direzione della Chiesetta dei Muratori, dove vengono svegliati alle ore 6,15 i Capitani della Festa dei Ceri 2019 Fabio Tomassini e Ubaldo Stocchi.

E’ giorno, appena il tempo di una foto ai Capodieci e Capocetta insieme di fronte la Chiesetta dei Muratori, e la Festa dei Ceri che è appena inziata e già all’epilogo di uno dei suoi momenti più belli e difficilmente descrivibili, quello della sveglia alla città e ai protagonisti della Festa 2019.

Le ore più belle della mattina“, come le ha definite quel ceraiolo anziano in Piazza Oderisi prima di asciugarsi gli occhi con il fazzoletto di stoffa.

Francesco CaparrucciFoto Cronaca Eugubina e Simone Grilli(1° articolo sulla Festa dei Ceri 2019)