Le Chiese eugubine resteranno poi aperte nella serata di giovedì 18 aprile, dopo la messa “Nella cena del Signore“, per l’adorazione eucaristica del Santissimo Sacramento

GUBBIO – Questo pomeriggio (giovedì 18 aprile), presso la Chiesa di San Pietro, il Vescovo Luciano Paolucci Bedini ha celebrato la Messa in Coena Domini, tradizionale appuntamento del Giovedì Santo, durante il quale è stata effettuata la lavanda dei piedi ad alcuni cresimandi e ai loro genitori per ricordare il gesto che Gesù fece agli Apostoli.

Al termine della messa del Giovedì Santo, si apre la Visita ai Sepolcri. Il termine “sepolcro” è di uso popolare, ma viene utilizzato impropriamente dal punto di vista liturgico ed ecclesiastico, perché Gesù non muore oggi, ma il Venerdì Santo e quindi quello che si venera oggi non è un “sepolcro”, bensì uno spazio per l’adorazione eucaristica, proprio perché nell’Ultima Cena del Giovedì Santo Gesù istituisce il sacramento dell’Eucarestia.

In questa giornata molto importante per la Chiesaha esordito Don Mirkosi celebra la cena del signore e la lavanda dei piedi”.

Ha poi proseguito il Vescovo Luciano: “Gesù sentiva che era un momento fondamentale per il sacrificio della Croce, anche noi stasera ci sentiamo invitati alla sua cena come fratelli e come amici, è un momento di gioia e di preghiera per essere davvero amici del Signore Gesù“.

Prima delle letture, è stato cantato “Tu che togli i peccati del mondo“, con l’accompagnamento del coro e delle chitarre.

Dopo la lettura della lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi e del Vangelo secondo Giovanni, nell’omelia il Vescovo ha affermato: “Il Triduo Pasquale inizia stasera con la memoria di questa cena, è un profondo legame tra Gesù e i suoi discepoli, che poi diventano Apostoli. Il sangue che Gesù versò sulla Croce è il sangue del sacrificio per tutti noi.

Il segno dell’Eucarestia sono il vino e il pane, fate questo per sempre in memoria di me, l’Eucarestia è il pane che ci dà la forza per camminare nel Vangelo. Gesù compie un gesto da servo e lava i piedi dei discepoli. Ecco che cosa contiene l’Ultima Cena, il Signore ha dato la sua vita per noi perché potessimo diventare di nuovo fratelli e sorelle. L’unica identità nella quale possiamo riconoscerci è quella di essere figli di un unico Padre e fratelli di Gesù“.

Le Chiese eugubine resteranno poi aperte in serata, dopo la messa “Nella cena del Signore“, per l’adorazione eucaristica del Santissimo Sacramento (i cosiddetti “Sepolcri“).

Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina