Il rettore della Basilica: “Attualmente i parafulmini sono installati sul tetto e sul campanile, una ventina in tutto, ma obsoleti perchè vecchi di oltre trent’anni, non riescono più a scaricare l’energia prodotta dai fulmini che li colpiscono

La Messa in Basilica

GUBBIO – Servono almeno 60mila euro per dotare la Basilica di Sant’Ubaldo di un nuovo impianto parafulmine, dopo che nel 2018 due fulmini hanno danneggiato quello storico che ora “è obsoleto“, come spiega don Fausto Panfili, rettore della Basilica in cima al Monte Ingino.

Don Fausto si rivolge a tutti gli eugubini, alle Associazioni e alle attività che volessero contribuire spontaneamente al sostenimento delle spese per l’installazione del nuovo impianto parafulmine, perchè “tutti insieme possiamo farcela a rendere la Basilica più sicura”. 

Il preventivo per dotare la Basilica di Sant’Ubaldo della nuova tecnologia parafulmine prevede una spesa base di 60mila euro, con don Fausto Panfili che spiega: “Attualmente i parafulmini sono installati sul tetto e sul campanile, una ventina in tutto, ma obsoleti perchè vecchi di oltre trent’anni, non riescono più a scaricare l’energia prodotta dai fulmini che li colpiscono“.

Basilica di Sant’Ubaldo

E’ stato così nell’estate e nel settembre 2018, quando durante due temporali i fulmini colpirono la Basilica provocando 20mila euro di danni.

Nel primo caso (estate 2018) il fulmine danneggiò il contatore della corrente, bruciando i fili. Venne danneggiato anche il tubo che porta il gpl dal bombolone alla Basilica, con don Fausto che tempestivamente riuscì a chiudere il gas evitando il peggio.

Ma la potenza elettrica sprigionata dal fulmine danneggiò anche le tubazioni che portano l’acqua dalla caldaia al Convento, mettendo fuori uso i termoconvettori del Convento.

Nel secondo caso (settembre 2018), il fulmine colpì la Basilica alle ore 20,35 circa. Don Fausto ricorda: “C’era un gran temporale quella sera, stavamo preparando il Concerto per Sant’Ubaldo con i Cantores Beati Ubaldi diretti dal Maestro Renzo Menichetti. Ad un tratto vedemmo una luce immensa e poi ci fu la scarica.

I danni furono notevoli: monitor e telecamere bruciati (poi fu il Rotary di Gubbio a rimetterli in funzione), amplificatore in Basilica bruciato, fuori uso il gruppo dei telefoni interni e la pompa generale dei riscaldamenti del Convento. Complessivamente i due fulmini provocarono 20mila euro di danni“.

Don Fausto Panfili

Il rettore don Fausto Panfili, che ci riceve in una stanza della propria abitazione accanto alla Basilica, ci mostra una scheda tecnica molto dettagliata che spiega le caratteristiche dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche con il parafulmine antimpatto. Una nota chiarisce che “l’aumento delle scariche elettriche provoca maggiori danni alla Basilica perchè è molto esposta“.

L’appello di don Fausto agli eugubini

Il mio è un appello agli eugubini, alle Associazioni, alle attività, a tutti coloro che volessero contribuire spontaneamente al sostenimento delle spese assieme al Comune di Gubbio e alla Diocesi. spiega don FaustoRendere la Basilica più sicura è possibile.

Da qui ad aprile dobbiamo trovare le risorse economiche per far fronte alle spese, così a maggio potrebbero iniziare subito i lavori.

Ci tengo a ringraziare i Santubaldari, e il Presidente della Famiglia Ubaldo Minelli, perchè durante lo spettacolo teatrale ‘Barbiere di Siviglia’ in occasione della Canonizzazione di Sant’Ubaldo, raccoglieranno dei fondi a favore del progetto di dotare la Basilica di un nuovo impianto parafulmine“.

Di Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina