Il centrocampista Stefano Sensi: “Sono partito di casa a 12 anni. Giocavo con le giovanili del Rimini, facevo tanti sacrifici, ma il calcio è sempre stata la mia passione. Ringrazio di cuore la mia famiglia che mi ha sostenuto”

Moderatore il giornalista eugubino Massimo Boccucci

GUBBIO – I Liceali sportivi dell’Umbria si sono ritrovati a Gubbio, questa mattina (lunedì 28 gennaio) al Park Hotel “Ai Cappuccini, per una festa inedita a livello nazionale.

L’iniziativa sottolinea il compimento del primo quinquennio da quando l’indirizzo Scientifico-Sportivo è stato istituito dal ministero dell’Istruzione nei Licei italiani. Sul territorio regionale l’indirizzo è attivo al Polo Liceale “Mazzatinti di Gubbio, al Liceo Scientifico “Marconi di Foligno e all’Istituto “Gandhi di Narni, che erano presenti con i propri studenti e dirigenti.

Ospiti d’eccezione della mattinata l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali, insieme al centrocampista neroverde e della Nazionale Stefano Sensi.

Sono intervenuti per portare un saluto e un contributo di riflessione, sottolineando l’importanza dell’indirizzo sportivo anche a livello scolastico, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, la preside del Liceo Mazzatinti di Gubbio Maria Marinangeli, Mauro Esposito responsabile del settore sport (educazione fisica) dell’Ufficio Regionale, Silvia Bernandini assessore del comune di Narni.

Il tavolo dei relatori

Maria Paola Sebastiani dirigente del Liceo “Marconi” di Foligno, Donatella Porzi presidente del consiglio regionale e pure Luigi Repace presidente del Comitato regionale della Lega Nazionale dilettanti.

Moderatore dell’evento il giornalista Massimo Boccucci. Dopo i vari saluti e riflessioni, l’attenzione si è spostata sui modelli dello sport con la testimonianza del Sassuolo che negli anni si è conquistato un posto di primissimo piano nel calcio italiano, attraverso scelte tecnico-gestionali, stadio di proprietà, ma anche attraverso quella filosofia che sposa la valorizzazione dei giovani calciatori italiani.

Stefano Sensi è l’esempio, ma gli esempi possono essere pure i vari Berdardi o Politano. Proprio Sensi, tempestato di domande dai vari studenti ha parlato della sua storia calcistica a cominciare dagli anni nelle giovanili del Rimini fino ad arrivare ai giorni nostri.

Carnevali e Sensi con la Preside Marinangeli

Questo uno stralcio delle sue parole. “Sono partito di casa a 12 anni. Giocavo con le giovanili del Rimini, facevo tanti sacrifici, ma il calcio è sempre stata la mia passione. Ringrazio di cuore la mia famiglia che mi ha sostenuto.

Per arrivare in alto ci vuole sacrificio e umiltà. I soldi? Preferirei vincere una Champions. Il calciatore più forte in A? Pjanic della Juve mi ha molto impressionato, ma anche Boateng è tanta roba. Il momento più difficile? I primi sei mesi al Sassuolo perchè avevo preso la situazione un po’ sottogamba”.

Così invece l’amministratore delegato Giovanni Carnevali. “Il nostro punto di forza penso che sia la società, perchè è gestita come un’azienda dal dottor Squinzi e da sua moglie. Penso che sia importante avere degli indirizzi sportivi a scuola, perchè nello sport ci sono delle regole e c’è da seguire un’etica morale.

Come società puntiamo molto sui giovani italiani, perchè sono la forza e il futuro dello sport. A Sassuolo negli anni siamo cresciuti, perchè abbiamo seguito delle regole con umiltà e dedizione. De Zerbi? E’ un allenatore che farà strada”.

Di Emanuele Giacometti