Presenti al Mausoleo le più alte cariche civili, politiche e militari della città di Gubbio. E’ stata una Messa molto partecipata con il coro che ha accompagnato la funzione religiosa celebrata da Monsignor Paolucci Bedini

La Messa al Mausoleo

GUBBIO – In occasione delle celebrazioni per la ricorrenza della Giornata della Memoria, come da tradizione, stamane (domenica 27 gennaio) il Vescovo Luciano Paolucci Bedini ha celebrato una Messa presso il Mausoleo dei Quaranta Martiri.

Alla funzione religiosa erano presenti il sindaco Filippo Mario Stirati, i Vigili del Fuoco di Gubbio con il comandante Primo Lupatelli, i Carabinieri di Gubbio con il Capitano Fabio Del Sette, i Carabinieri Forestale, l’assessore al turismo Oderisi Nello Fiorucci, la Presidente dell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri Laura Tomarelli e la Guardia di Finanza di Gubbio.

E’ stata una Messa molto partecipata con i canti eseguiti dal coro che hanno accompagnato la funzione religiosa. 

In questo luogoha esordito il Vescovo Lucianonon è difficile riconoscere quanto male sia presente tra gli uomini. Abbiamo bisogno di essere difesi dal male, purificati, pertanto chiediamo perdono al Signore per il male che passa anche attraverso di noi“.

La Presidente Laura Tomarelli

Ha poi proseguito nell’omelia: “Il vangelo ci propone i primi passi della vita di Gesù, che torna a Nazareth dove in sinagoga per tanti anni aveva sentito la parola di Dio. Quel giorno è Gesù che fa sue quelle parole. Gesù utilizza le parole di Isaia e le fa sue, parole efficaci, parole vere.

Nel giorno in cui ci ritroviamo qui per ricordare è importante prendere spunto da questo episodio di Gesù, che non dimentica, ma prende queste parole e le attualizza. Dio interviene nella storia dell’uomo per estirpare il male, è Gesù che ricorda queste parole.

La speranza che il male finisca non è svanita, i testimoni oculari stanno sparendo, e quindi tra tanti anni chi ci racconterà quello che è accaduto? Gesù ci insegna oggi a non chiudere gli occhi, perché ancora oggi l’uomo continua ad essere abbandonato, offeso. Non dobbiamo smarrire la memoria, ma tenere gli occhi aperti“.

Di Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina