Lucio Sollevanti: “Ho trascorso la giornata di domenica (13 gennaio ndr.) sempre in compagnia, con tanti amici, perché è bello quando c’è la condivisione tra ceraioli, anche con quelli degli altri Ceri

Il Capodieci Lucio Sollevanti con i Santantoniari

GUBBIO – A pochi giorni dalle elezioni dei Capodieci che si sono svolte domenica 13 gennaio, Cronaca Eugubina ha intervistato il neo Capodieci del Cero di Sant’Antonio Lucio Sollevanti, che è stato eletto dai ceraioli santantoniari con 452 voti.

E’ una lunga tradizione ceraiola quella della famiglia dei Sollevanti, con il nonno di Lucio, Nazzareno, che ha avuto anch’egli l’onore di alzare il Cero di Sant’Antonio per tre volte negli anni ’30, senza dimenticare il padre di Lucio ‘Lele‘, che come ha raccontato a Cronaca Eugubina il presidente della Famiglia dei Santantoniari Alfredo Minelliinterpreta a pieno l’allegria santantoniara“.

Cosa si prova ad essere eletti Capodieci?

L’emozione è stata tanta non ci si rende conto, finché non si prova. In questa giornata delle elezioni la città rinasce perché c’è tanta gente in giro con cui puoi parlare e ti permette di avere un maggiore contatto con i ceraioli, che ad esempio mancava quando il Capodieci veniva eletto dal Senato.

Lucio Sollevanti

Come ha trascorso la giornata delle elezioni?

Ho trascorso la giornata di domenica (13 gennaio ndr.) sempre in compagnia, con tanti amici, perché è bello quando c’è la condivisione tra ceraioli, anche con quelli degli altri Ceri.

Ci racconta brevemente la sua carriera ceraiola?

“Io il Cero grande l’ho preso in via XX Settembre, nella muta del Pisciatoro, nella muta di Barbi e ho fatto le girate”.

Come trascorrerà questo avvicinamento alla Festa del prossimo 15 maggio?

Cercherò di lavorare affinché all’interno del nostro Cero ci siano sempre meno divisioni e sempre più unione. Sarà un avvicinamento al 15 maggio che vivrò in maniera tranquilla, ma anche con un po’ di ansia e ci saranno da fare tante cose“.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina e Simone Grilli