Il Sindaco Stirati: “Per me è un giorno molto bello, colgo l’occasione per augurarvi il meglio nella vostra vita e spero che possiate vivere insieme a noi in maniera molto positiva, raccogliendo i migliori frutti della vita e del futuro

GUBBIO – Stamane (sabato 5 gennaio), presso la sala delle “quattro colonne” dell’Anagrafe del Comune, il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha celebrato il primo matrimonio del 2019 tra due cittadini nigeriani Ebosele Osamede e Osaghae Success, già genitori di un bambina da qualche mese e che da qualche anno vivono a Gubbio.

Questo matrimonioha esordito il Sindaco Stiratiè la dimostrazione concreta di come noi vogliamo essere accoglienti, inclusivi e di come la nostra comunità si arricchisce con la presenza di persone che vengono da molto lontano e che hanno scelto di essere nostre concittadine.

Per me è un giorno molto bello, colgo l’occasione per augurarvi il meglio nella vostra vita e spero che possiate vivere insieme a noi in maniera molto positiva, raccogliendo i migliori frutti della vita e del futuro. Siete molto giovani e avrete tante belle esperienze che spero possiate sperimentare nella nostra città e nella nostra nazione“.

La cerimonia, alla quale ha partecipato anche la vicesindaco Rita Cecchetti, ha poi previsto la lettura da parte del primo cittadino eugubino degli articoli 143, 144, 147 e 315 bis del Codice Civile e della formula rituale del matrimonio, che dopo la pronuncia del fatidico da parte dei giovani sposi, li ha dichiarati ufficialmente marito e moglie.

Il rito civile si è poi concluso con lo scambio degli anelli e la lettura dell’atto di matrimonio, che poi è stato firmato dagli sposi, dai testimoni e dal Sindaco Stirati. Infine sono stati consegnati agli sposi dei piccoli regali da parte dell’Amministrazione comunale e degli uffici dell’anagrafe.

Al termine della cerimonia, il Sindaco Stirati a Cronaca Eugubina ha sottolineato lo spirito di inclusione e accoglienza di questo matrimonio: “Sono cittadini che si sono integrati nella nostra comunità e danno vita ad una famiglia, per noi è anche un arricchimento dal punto di vista demografico, perché abbiamo bisogno di ringiovanire la nostra popolazione.

Ma poi quando le persone si integrano, hanno un propria attività lavorativa, sono inserite, imparano la lingua, rispettano e si adattano al nostro sistema di convivenza civile credo che dobbiamo favorire politiche di accoglienza, apertura e inclusione perché sono il vero segreto della convivenza democratica. Questo è anche un messaggio di speranza, di futuro e di fiducia e dimostra anche che si possono raccontare certe storie in maniera diversa“.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina