La scrittrice: “Le statistiche dicono che, negli ultimi anni, il femminicidio è aumentato. Per me è semplicemente una reazione alla autonomia e liberazione delle donne da parte di chi non accetta questa autonomia”

Dacia Maraini

GUBBIO – Giovedì pomeriggio la scrittrice Dacia Maraini, per gli appuntamenti promossi dalla Commissione Pari Opportunità e dall’assessorato competente del Comune di Gubbio, nell’ambito delle inziative per la Giornata contro la violenza alle donne, è intervenuta alla Sperelliana sul ruolo che le donne hanno avuto nei suoi romanzi e nella società contemporanea, e su cosa e quanto ci sia ancora da fare per raggiungere una reale parità di genere.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’associazione ‘FulgineaMente’ di Foligno, e si è aperto con il saluto della vice sindaco Rita Cecchetti, che ha parlato anche del Punto di Ascolto di Gubbio e della sua importanza.

“Tre Donne”

Il romanzo della scrittrice, “Tre Donne” edito da Rizzoli, è “una storia di amore e disamore“, recita il sottotitolo, un dialogo a più voci tra nonna, madre e figlia, con l’arrivo imprevisto di un uomo a rompere l’equilibrio di una convivenza già difficile. Poco hanno in comune, tranne il fatto che tutte e tre, ciascuna a modo suo, tengono un diario.

Amore è comunque il tema centrale dell’intera narrazione: desiderio, bisogno, mancanza o nostalgia, e ciascuna delle tre vi anela con determinazione, scoprendo tuttavia alla fine che lo cercava probabilmente nel luogo sbagliato.

Le tre donne, pur così diverse, hanno lo stesso peso e si prendono lo stesso spazio; armoniosamente, si cedono a vicenda la parola, di modo che i loro racconti in prima persona si alternano intrecciandosi in uno solo senza stacchi né fratture.

Rita Pagnozzi e Dacia Maraini

Il dialogo con Rita Pagnozzi 

Dialogando con la Presidente della Commissione Pari opportunità di Gubbio, Rita Pagnozzi, la scrittrice Dacia Maraini ha affermato: “Per me la scrittura é un modo di essere, di capire il mondo. In questo libro non c’è una voce narrante, si deve capire il carattere delle tre donne attraverso i loro tre linguaggi diversi, ho dovuto fare un lavoro di mimesi.

È bello quando si ama pensare che l’amore è qualcosa che va avanti nel tempo. Oggi viviamo in un tempo di velocità artificiali, si forza il tempo, corriamo troppo, velocità che coincide con il consumo, è una sorta di catena. Questo è l’orrore del nostro tempo, la tendenza a ridurre le persone ad oggetti.

Le paure esistono, ma vanno affrontate razionalmente. Alzare un muro è un atto di viltà. I problemi esistono sempre ma vanno affrontati insieme agli altri, conoscere significa capire“.

Il saluto della vice sindaco Rita Cecchetti

L’intervista 

Precedentemente, ai microfoni di Cronaca Eugubina, Dacia Maraini aveva spiegato: “Le differenze di genere legalmente sono state superate, tant’è vero che abbiamo oramai un sistema legislativo paritario, almeno in Italia perchè in altre parti del mondo non è così.

Però, pultroppo, dal punto di vista del costume e della mentalità ci sono ancora molte cose da fare perchè ci sono delle radici storiche che continuano a funzionare e creano ancora delle discriminazioni. Le statistiche dicono che, negli ultimi anni, il femminicidio è aumentato. Per me è semplicemente una reazione alla autonomia e liberazione delle donne da parte di chi non accetta questa autonomia. 

Ci sono alcuni uomini che considerano l’amore come possesso, come proprietà come dominio, pensare che la propria donna sia una proprietà. La proprietà è schiavismo, è una reazione di chi proprio visceralmente non accetta l’autonomia femminile. 

Dobbiamo lavorare nelle scuole e sui bambini, cercare di creare una cultura del rispetto verso l’altro. L’idea che il possesso è improponibile, non si può possedere nessuno“.

Di Francesco CaparrucciFotografie e video Cronaca Eugubina