Il Sindaco Stirati: “Quest’esperienza del Presepe qui e nel torrente Camignano è una grande impresa piena di dedizione, di amore, di sacrificio e noi la sosteniamo perché tutte le azioni volontarie vadano incoraggiate perché sono espressioni di un sentimento grande

La Natività del Presepe di San Martino

GUBBIO – Sempre in occasione della festività dell’Immacolata Concezione, questo pomeriggio (sabato 8 dicembre) è stato inaugurato anche il Presepe del Quartiere di San Martino, realizzato sia nei vicoli del quartiere che lungo il torrente Camignano.

L’inaugurazione del Presepe di San Martino, che quest’anno ha come tema principale la figura di San Francesco d’Assisi, si è svolta davanti la scena della Natività in via Lazzarelli ed è stata aperta dal piccolo Coro di San Martino che ha cantato i tradizionali brani natalizi Adeste Fideles, Astro del ciel, Noel e Tu scendi dalle stelle.

All’inaugurazione sono intervenuti il parroco Don Giuliano Salciarini, il Sindaco Filippo Mario Stirati e il Vescovo Luciano Paolucci Bedini.

Dal 1997ha esordito Don Giuliano Salciarinivolontari e volontarie del Quartiereper tre mesi preparano queste statue del Presepe affinché possano allestire nei vicoli questa rappresentazione. Ogni anno si dà un tema religioso al Presepe e quest’anno abbiamo voluto scegliere San Francesco, un personagio caro a Gubbio, perché è sicuramente molto alla città di Gubbio perché proprio qui ha maturato la sua vocazione. Lungo i vicoli ci sono tante frasi di San Francesco perché ci possano far riflettere e darci il valore che ha il Presepe. Anche quest’anno doniamo a Gubbio e ai turisti questa piccola opera d’arte fatta dal volontariato di San Martino“.

Il Sindaco Stirati e il Vescovo Paolucci Bedini

E’ poi intervenuto il Sindaco Stirati: “Qui si rivivono dei momenti straordinari in uno dei luoghi più medievali, e più autentici, lo facciamo per accogliere bene e meglio  i tanti visitatori che abbiamo, ma lo facciamo anche per continuare a coltivare nostre tradizioni spirituali, culturali, sociali e civili. Questo è un aspetto molto positivo perché significa che non rinunciamo alla nostra storia, alla nostra comunità e ai suoi valori più profondi.

Quest’esperienza del Presepe qui e nel torrente Camignano è una grande impresa piena di dedizione, di amore, di sacrificio e noi la sosteniamo perché tutte le azioni volontarie vadano incoraggiate perché sono espressioni di un sentimento grande, vuol dire essere attaccati alla propria città ed essere aggrappati alle tradizioni che vogliamo consegnare alle giovani generazioni“.

Il saluto conclusivo è stato del Vescovo Paolucci Bedini: “Ogni anno abbiamo l’occasione di guardarci un po’ dentro, dentro le nostre case, dentro la nostra storia, di cercare di vedere se abbiamo smarrito qualcosa di importante o possiamo recuperarlo se c’è bisogno. Credo che questaa semplicità che il Presepe ci riporta ci serve per toglierci di dosso ciò che non serve e per ritirare fuori ciò di cui abbiamo tanto bisogno. Rivolgo a tutti voi presenti, sia che siete qui di Gubbio sia che venite da fuori, l’augurio che possiate vedere come a Gubbio siamo innamorati del Natale“.

Al termine degli interventi, è stato tolto il velo che copriva il bambinello del Presepe che è stato poi benedetto dal Vescovo Paolucci Bedini.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina