Il Presidente Alfredo Minelli: “Non nascondo che anche io molte volte quando bisogna prendere delle decisioni penso al passato e alle persone che mi hanno insegnato tanto”

Messa dei Santantoniari per i ceraioli defunti 

GUBBIO – Si è tenuta nel pomeriggio di sabato 24 novembre presso la Chiesa dei Neri, in via Savelli della Porta, la Messa in ricordo dei ceraioli defunti. E’

La funzione religiosa è stata celebrata dal Cappellano della Famiglia dei Santantoniari don Marco Cardoni, che nell’omelia ha affermato: “Si parla di un re, c’è una profezia descritta nel libro del profeta Daniele, una visione di un personaggio a cui è dato potere, gloria e regno. Il popolo giudeo attendeva una persona che fosse venuta dalle nubi con un potere grande. Avrebbe sottomesso tutti i popoli della Terra, creato un regno eterno, un’immagine di una Potenza inaudita.

Allora dobbiamo capire perché il Vangelo ci pone di fronte ad un dilemma, ovvero perché Gesù il figlio di Dio, è stato ferito, flagellato, insanguinato. Dall’altra parte c’è Pilato che ha ogni potere, può decidere della vita di Gesù. Di fronte a Pilato Gesù non teme, ha sempre detto apertamente la verità, ha mostrato la sua capacità di guarire le persone, di rendere la gente libera dal peccato. Per questo Gesù si è fatto uomo, per dire ciò che è vero attraverso il suo esempio.

Invece Pilato fa della paura il suo potere, e tutte le decisioni sono dettate dalla paura. È un uomo schiavo delle sue paure, non è libero. Le parti si ribaltano in questo discorso che fa emergere il potere di dare la vita, di essere messo in croce e ucciso perché chiunque creda in lui possa avere la vita eterna, la vita di Dio che Gesù promette.

Se noi oggi possiamo celebrare questa messa e ricordare i nostri cari defunti è grazie a questo sacrificio. Dobbiamo dire grazie, essere grati a Gesù Cristo perché questo è il vero potere, quello di dire la verità, donare la vita e rendere libere le persone e siamo chiamati ad avere questo potere“.

Alfredo Minelli

Al termine della funzione religiosa è intervenuto il Presidente della Famiglia dei Santantoniari Alfredo Minelli: “La sensibilità che abbiamo noi Santantoniari è importante per ricordare i ceraioli che non ci sono più e che ci hanno segnato la strada.

Questa Messa è per ricordare chi è mancato quest’anno e negli anni scorsi, quelle persone che ci hanno dato il segnale di seguire un percorso e credo sia importante perché senza un passato è difficile costruire un futuro.

Nella cartella che accompagna l’opera dell’artista Piattella realizzata in occasione del 50° anniversario della Famiglia abbiamo voluto scrivere ‘forti nel passato, uniti nel futuro’. Credo che sia una riflessione importante perché il ricordo è accompagnato dal dolore per le persone che non ci sono più, ma spesso è anche un ricordo costruttivo che ci serve per darci la strada.

Non nascondo che anche io molte volte quando bisogna prendere delle decisioni penso al passato e alle persone che mi hanno insegnato tanto“.

La Messa alla Chiesa dei Neri

La Messa quest’anno era dedicata al ceraiolo Gabriele “Lele” Calzuola, che è stato ricordato dalle parole dell’amico Alfonso Uccellani: “Abbiamo condiviso decenni di vita in vari campi e le centinaia di notti insonni trascorse per le vie di Gubbio ad ascoltare musica.

Il denominatore comune è una profonda amicizia, sono convinto che da qualche parte ci rincontreremo e ascolteremo di nuovo le canzoni dei Pink Floyd e di Lucio Battisti“.

Il presidente della Famiglia dei Santantoniari Alfredo Minelli ha omaggiato i familiari di Gabriele Calzuola con una targa ricordo.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina