Filippo Stirati: “Non compromettiamo tutto con scelte che potrebbero portare indietro la struttura. Non dobbiamo ingenerare elementi di debolezza”
Andrea Smacchi: “Questo è un bivio per capire se per l’ospedale di Branca ci sarà un futuro importante o un galleggiamento. La delibera non è stata concertata”

Andrea Casciari

GUBBIO – Si sono tenuti stamane nella sala auditorium dell’Ospedale comprensoriale di Branca, gli Stati Generali della Sanità dell’alto Chiascio, con la presenza dei Consiglieri regionali Smacchi Squarta e Morroni e dei sindaci di Gubbio, Gualdo e della fascia.

Era presente anche il mondo dell’associazionismo sanitario locale, semplici cittadini, esponenti politici locali e l’assessore regionale Luca Barberini, che ha tirato le somme del dibattito con l’intervento finale.

Ha parlato per primo il Direttore Andrea Casciari, che ha fornito dei numeri circa l’andamento dell’Ospedale di Branca: “La parola d’ordine che voglio utilizzare stamane è integrazione con la rete ospedaliera, e tra la rete ospedaliera e il territorio. Ogni persona in media nella propria vita passa 30 giorni in ospedale, di tutto il resto si occupa il territorio. Per l’assistenza domiciliare nel 2018 sono stati circa 1045 i pazienti assistiti. Cure palliative nel 2017 seguiti 177 pazienti.

Mariolina Vispi

Mentre l’aggregazione funzionale territoriale di Gubbio è costituita da 27 medici, con dal 1° luglio l’ambulatorio presso il Centro di salute nell’ex ospedale. Andamento tempi di attesa, dove c’erano criticità li abbiamo risolti con le prese in carico. Ma non troviamo ortopedici.

Ospedale costi e fatturato, costi stabili e fatturato in crescita, c’è capacità attrattiva. Aumentano i ricoveri e l’attività ambulatoriale. Progetti realizzati: riorganizzazione del pronto soccorso, implementazione cartella clinica elettronica, ristrutturazione rianimazione.

L’ospedale di Branca è un ospedale DEA di primo livello. Ci saranno entro breve nuovi primari per medicina e cardiologia. Ci sono circa 951 mila euro per investimenti, verrà acquistata una ambulanza 4×4“.

E’ poi intervenuto il dirigente Fabio Pagliaccia: “Il progetto di recupero dell’ex ospedale di Gubbio riguarda una superficie di 3mila mq, in totale 5mila mq. All’interno verrà trasferita tutta l’attività territoriale della città. La parte storica sarà alienata. Oggetto di recupero sarà l’immobile B, con copertura economica di circa 3 milioni di euro. Le parti già utilizzate verranno riqualificate“.

Filippo Stirati

Molto applaudito dalla platea l’intervento del sindaco Filippo Stirati: “C’è uno spettro che si aggira tra di noi stamane. Mi riferisco alla questione della delibera regionale sul futuro del laboratorio analisi.

In ogni caso tutto ciò di cui si è parlato fin’ora, i numeri positivi circa l’andamento positivo dell’ospedale di Branca, è un grande patrimonio della sanità, e un grande patrimonio civile delle associazioni locali della sanità.

La preoccupazione riguarda la diagnostica di laboratorio con la delibera che noi non condividiamo. L’ospedale comprensoriale è stata una scelta lungimirante. Non compromettiamo tutto con scelte che potrebbero portare indietro la struttura. Non dobbiamo ingenerare elementi di debolezza.

L’Odg votato dal Consiglio comunale di Gubbio è stato integrato e approvato da maggioranza e opposizione. Invito a riconsiderare la delibera. Ci confrontiamo con autonomia con tutti i territori della regione. Basta al folklore delle divisioni tra Gubbio e Gualdo“.

Sono poi intervenuti il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, e il sindaco di Sigillo che ha fatto appello al dialogo costruttivo tra istituzioni per risolvere il problema del laboratorio analisi.

Quindi l’intervento più atteso, quello della signora Mariolina Vispi, presidente dell’associazione “Amici del Cuore“, che ha parlato in nome di tutte le associazioni locali della sanità: “Stiamo raccogliendo firme per chiedere la modifica della delibera regionale. Ci sono argomenti sui quali esigiamo delle chiarificazioni, ad esempio l’emergenza urgenza come verrà gestita di notte e in rete? Come sarà garantita l’h 24? La raccolta di firme proseguirà. Sono già migliaia e migliaia le firme raccolte“.

Andrea Smacchi

E’ poi intervenuto il Consigliere regionale eugubino Andrea Smacchi, anch’egli con un discorso forte e molti applaudito: “Sono un consigliere regionale nato a Gubbio. Credo che questa delibera va modificata e cambiata.

Si tratta di un modello sperimentale non ancora attuato. Questo è un bivio per capire se per l’ospedale di Branca ci sarà un futuro importante o un galleggiamento. La delibera non è stata concertata.

Com’è possibile che in un ospedale di emergenza urgenza, il laboratorio analisi sia aperto h6 o h12? Si parla di potenziamento del laboratorio analisi, ma se la delibera verrà applicata quelle macchine funzioneranno al 30%, e se ne aggiungono altre nuove? Risolvere il problema ridando dignità all’emergenza urgenza.

Mi chiedo come si fa a cambiare una cosa che funziona? Come facciamo ad essere attrattivi nei confronti di quei medici che mancano, dicendo che sul laboratorio abbiamo fatto un’altra scelta?“.

Assessore Luca Barberini

L’ultimo intervento è stato quello dell’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, cha ha affermato: “Dopo due giorni dall’adozione della delibera abbiamo deciso con i sindaci la convocazione di questa riunione. La programmazione non si è dimenticata di questo territorio. Sono stati presi impegni veri del management per l’ospedale e assunte altre 20 unità di personale.

Prevenzione, ospedali legati in rete tra loro e investimenti sul territorio (quasi 7 milioni), sono i tre pilastri della sanità sui quali abbiamo deciso di puntare.

L’ospedale di Branca è e sarà punto della rete emergenza urgenza anche nei prossimi 10 anni, investimenti funzionali al rapporto tra ospedale e territorio, un ospedale di integrazione tra Umbria e Marche. Un ospedale che ha ancora un punto nascite. 

Per ciò che concerne la questione laboratori, la delibera si ispira a linee guida nazionali. Software unico e macchinari nuovi. Il legame tra diagnostica e ospedale non è così forte. Il laboratorio è un laboratorio che funziona h24, non cambia nulla.

Noi abbiamo intenzione di innovare, faremo una proposta, vediamo quali saranno le criticità, ascoltiamo i territori, ci rivedremo e discuteremo il progetto. Prima dell’attuazione del progetto ci saranno incontri sul territorio“.

Di Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina