La manifestazione ha avuto circa 200 presenze nella due giorni di dibattiti alla Sperelliana. Gli organizzatori: “Il Gubbio Social Forum si propone come luogo ideale di dibattito e progettualità in merito a questioni che interessano il territorio e la comunità in cui viviamo”

Presentazione del libro di Giovanna Nigi

GUBBIO – Prima incontri estivi nelle piazze eugubine per scambiare idee in libertà, poi Gubbio Social Forum alla Biblioteca Sperelliana, con 200 presenze nella due giorni di dibattiti che hanno interessato temi sociali e culturali.

Questo lo spirito del Gubbio Social Forum, riassunto in una nota degli organizzatori: “La società in cui viviamo sta perdendo la sua identità sociale, i modelli che ci vengono proposti spingono ad un individualismo, che contestualizzato alla grave crisi economica che viviamo, genera solitudine, senso di colpa ed incapacità di condividere e progettare insieme.

L’uso esclusivo degli strumenti social della rete ci sta facendo perdere il senso di una discussione argomentata e dibattuta. Non si possono formulare pensieri con un semplice copia e incolla, non si condividono idee e progetti con un singolo click. Ci sono questioni di cui è utile discutere e le occasioni per tali discussioni scarseggiano.

Il Gubbio Social Forum si propone come luogo ideale di dibattito e progettualità in merito a questioni che interessano il territorio e la comunità in cui viviamo. Proviamo a realizzare un ‘cantiere permanente delle idee’ riconosciuto e riconoscibile , inclusivo , multiculturale ed interdisciplinare“.

Gubbio Social Forum

Cinque gli organizzatori dell’evento: Michela MonarchiMaurizio D’Ovidio (presidente dell’associazione Agape), Gaetano Tinti, Gianni Fabbretti, Luca Naticchi. Li abbiamo incontrati domenica pomeriggio alla Sperelliana, durante la presentazione del libro del professor Renato Covino.

E’ Gaetano Tinti a spiegarci per primo il significato dell’evento: “Gubbio Social Forum nasce come idea di un manipolo di ‘pazzi’ che si sono incontrati durante l’estate sulle piazze eugubine, e da una di queste serate è nata l’idea del Social Forum fortemente voluto da Maurizio D’Ovidio presidente dell’associazione Agape, che organizza questo evento. 

Occorre uscire dai social network ed entrare nei social forum perché il dialogare guardandosi negli occhi, e il dibattere su questioni che riguardano questa città, non può essere lasciato ai 140 caratteri che si usano normalmente nei social network“.

Gubbio Social Forum

Maurizio D’Ovidio (presidente dell’associazione Agape) ha affermato: “Il motore che ci ha spinto a realizzare questa iniziativa è il rifiuto totale al modello sociale che ci viene proposto, che spinge all’individualismo, alla mancanza di dialogo tra le parti pur avendo strumenti velocissimi e alla portata di tutti. 

Abbiamo bisogno di luoghi nuovi dove poter dialogare e confrontarci, per progettare delle vie di uscita e delle soluzioni al fine di individuare un modello sociale alternativo rispetto a quello in cui viviamo oggi. Il Social Forum è il luogo dove promuovere questa cosa, un luogo sempre alla ricerca di sinergie con altre realtà associative del territorio di Gubbio.

Siamo pronti ad accogliere tutti coloro che vogliono progettare alternative per la nostra città. Attualmente non siamo impegnati in alcun progetto politico, la scadenza elettorale del 2019 riguarda tutti gli eugubini ma non saremo presenti con alcuna lista civica. Rimaniamo nell’ambito della politica sociale“.

Di Francesco CaparrucciFoto di copertina Cronaca Eugubina