Il Sindaco Stirati: “Il Festival ha ricevuto riconoscimenti importanti dal Presidente della Repubblica, è stato inserito nel panorama dei grandi eventi culturali europei e ha ricevuto il Premio Francovich”

GUBBIO – Questa mattina (mercoledì 26 settembre), presso il Centro Servizi Santo Spirito, è stata ufficialmente inaugurata la quarta edizione del Festival del Medioevo, alla presenza di una gremita platea di pubblico.

La manifestazione, che si terrà dal 26 al 30 settembre, quest’anno ha come tema “Barbari. La scoperta degli altri” e proporrà incontri, spettacoli, lezioni, mostre che valorizzeranno la città di Gubbio.

Il Festivalha esordito il Sindaco Stiratiha ricevuto riconoscimenti importanti dal Presidente della Repubblica, è stato inserito nel panorama dei grandi eventi culturali europei, ha ricevuto il Premio Francovich che è particolarmente significativo perché nella motivazione si diche che si riconosce al Festival del Medioevo di Gubbio la capacità di divulgare contenuti scientifici, specialistici riguardanti il Medioevo al grande pubblico.

E questa in fondo è la vera missione del Festival, e quindi è stato concepito, realizzato e arricchito di contenuti che vanno in quella direzione. Stiamo coinvolgendo un tessuto molto significativo della città perché credo molto nel fatto che non si debbano organizzare eventi in maniera esclusivamente municipale e autarchica, ma al tempo stesso non bisogna organizzare eventi che vedano il tessuto cittadino avulso. 

Per noi Comune, uffici culturali e turistici è una grande prova di maturità perché l’organizzazione di questi eventi implica tante capacità, tante competenze e una crescita continua che rende la città ancora più attrezzata e capace di interpretare queste sfide.

Quando si dice che a 1 euro investito in cultura ne corrispondono circa 7, si dice una cosa di fondamentale importanza che sfata una serie di dubbi che spesso vengono fatti sulle attività culturali, perché con la cultura si crea un grande indotto, un effetto alone straordinario. Il tema del Festival è accattivante, è un grande percorso culturale, ma anche una formidabile sfida contemporanea. E’ un Festival ormai riconosciuto anche dalla stampa specializzata in maniera inequivocabile“.

Ha poi proseguito il giornalista Federico Fioravanti, che oltre a ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del Festival, ha spiegato: “Noi siamo fatti di tempo, parliamo della memoria perché senza memoria non siamo. Parliamo di storia, ma non del passato, parliamo del presente e facciamo incrociando i grandi temi della contemporaneità.

Il tema di quest’anno è Barbari, non solo i popoli, ma anche nel senso letterale, ovvero quel linguaggio che non capiamo, con cui però dobbiamo fare i conti in un mondo globalizzato. Quindi la scoperta degli altri e parleremo anche di alcune minoranze.

Parleremo anche dei confini, che sono una convenzione, però per conoscere dobbiamo superare i confini. I confini servono per dare un’identità, ma sono fatti anche per essere superati, dobbiamo continuamente migliorarci“.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina