Paris Volpi racconta: “Tutte le iniziative organizzate dal Bar di Santa Lucia venivano organizzate e vissute con spirito di aggregazione, amicizia e voglia di stare insieme

GUBBIO (F.C.) – Siamo nel 1961 e gli amici del Bar Santa Lucia, gestito da Lea Becchetti e Giovanni Bellini, sono in partenza per partecipare al tradizionale pranzo di castrato a Sant’Ubaldo.

Il mezzo di trasporto è il camioncino di Memmo del Pollarolo e in questo “carico” si notano (foto di copertina): a lato Alberto Angeletti (Sivori), davanti Umberto Bartolini (lo Scopino), Mario Raffi (Morrone), Ubaldo Marcheggiani (Beldente) e Paolo Coldagelli. Mentre dietro si notano Antonio Angeletti (Piccone), Fausto Angeletti (Peppuccio) e Franco Vispi.

Il pranzo di castratoracconta Paris Volpi a Cronaca Eugubinaera una tradizione degli anni ’60-’70 che si svolgeva il giorno di Ferragosto, e veniva organizzata da alcuni clienti del Bar di Santa Lucia con la complicità dei gestori di allora.

Era uno dei momenti di aggregazione organizzati dagli amici del Bar di Santa Lucia, poi negli anni non si sono più fatti pranzi di castrato, ma pranzi e cene diversi, come ad esempio pranzi di gamberi a Scheggia o le cene e feste da ballo organizzate per la ricorrenza di Santa Lucia del 13 dicembre.

I pranzi di castrato, ma anche le altre iniziative, venivano organizzati e vissuti con spirito di aggregazione, amicizia e voglia di stare insieme. Infatti si mangiava, si beveva il vino e poi si cantava tutti insieme. Nel 1978/’79 abbiamo formato anche una squadra di calcio che giocava nei tornei cittadini e della zona dell’Alto Tevere.

Ho voluto raccontare questi aneddoti perché sin da ragazzo ho frequentato il Bar di Santa Lucia e lì ho trascorso la migliore gioventù”.

Di Ilaria Stirati