Il Consigliere Francesco Gagliardi: “Stirati parla sempre di eredità lasciate, lascia in eredità la città più povera dell’Umbria, cioè Gubbio è diventata tale negli ultimi 5 anni. E’ stata una politica vana, non in grado di incidere sul rilancio del territorio

Foto Francesco Gagliardi

Il Consigliere comunale Francesco Gagliardi

GUBBIO (F.C.) – L’anno prossimo gli eugubini eleggeranno il nuovo Sindaco della città, e già c’è un certo fermento politico con candidature che prendono forma e nuovi programmi elettorali.

Cronaca Eugubina ha intervistato il Consigliere comunale di centrodestra Francesco Gagliardi che, partendo dall’analisi deli risultati del voto del 4 marzo, ha parlato del dialogo con la Lega e della possibilità di ripetere anche a Gubbio una vittoria elettorale simile a quella di Umbertide.

Partiamo dal dato delle elezioni politiche di marzo ha esordito Gagliardiun exploit dei partiti del centrodestra a Gubbio, con Lega e altre sigle che hanno raggiunto quasi 7000 voti. Ciò deve farci riflettere, si tratta di un bacino elettorale ampio che chiede una rappresentanza politica.

L’elettorato è pronto alla svolta, dobbiamo svolgere una riflessione seria sulla futura classe dirigente che risponda alle aspettative dell’elettorato. Alle prossime Amministrative, Gubbio è pronta alla svolta, com’è successo ad Umbertide e altre città monopolio della sinistra“.

Foto Gagliardi

Il consigliere Francesco Gagliardi

Consigliere Gagliardi, si ricandiderà a Sindaco? In ogni caso, ci può anticipare qual è il progetto politico al quale sta lavorando?

Sto lavorando ad un progetto inclusivo che, proprio sull’entusiasmo della forza elettorale, esprima capacità e competenze per amministrare Gubbio. Io sono a disposizione di questo progetto nelle forme che il gruppo di lavoro riterrà opportuno. E’ evidente che cercherò di non disperdere il patrimonio di conoscenze acquisite nei 5 anni in Consiglio Comunale“.

A Gubbio il centrodestra è indubbiamente al momento egemonizzato dalla forza elettorale della Lega, che alle elezioni del 4 marzo ha ottenuto più di 3000 voti. Come si rapporterà il centrodestra che lei rappresenta con la Lega?

Il dialogo è aperto con la Lega e con i suoi rappresentanti. La Lega ha sul territorio una forza elettorale di indubbio rilievo. Credo che insieme troveremo la formula vincente. Stiamo percorrendo il dialogo“.

Foto Francesco Gagliardi

Francesco Gagliardi

Consigliere Gagliardi, quali sono secondo lei le priorità per il futuro della città di Gubbio? Ce ne può elencare alcune?

Vera efficienza della macchina amministrativa, che elimini ogni spreco di risorsa pubblica e premi le competenze interne. Coraggio negli investimenti, è ora di pianificare interventi importanti che diano fiato all’economia locale. Però serve un piano programmatico forte (i mutui ventennali per asfaltare due strade di campagna sono miopia politica).

Dobbiamo dare una direzione all’economia della città per i prossimi 10 anni. Occupazione, un programma di lavoro con gli operatori del turismo, del commercio, delle piccole e medie imprese. Va rafforzato sostenuto e fatto crescere il settore imprenditoriale locale“.

A suo parere, in che cosa è stata più carente e deficitaria l’azione amministrativa del Sindaco Stirati?

Non è riuscito ad andare al di là dei proclami. Stirati deve ringraziare le realizzazioni e gli investimenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia senza i quali non avremmo avuto cerimonie per il taglio del nastro tricolore. Non ci sono opere meritevoli di essere ricordate in 5 anni, nessun intervento importante messo in piedi“.

I dati diffusi dal Ministero dell’Economia parlano di Gubbio come di una città povera, dove circa il 31,07% degli abitanti vive con meno di 10.000 euro l’anno. Come si esce da questa situazione?

Stirati parla sempre di eredità lasciate, lascia in eredità la città più povera dell’Umbria, cioè Gubbio è diventata tale negli ultimi 5 anni. E’ stata una politica vana, non in grado di incidere sul rilancio del territorio. Se ne esce dando spazio a chiunque voglia compiere investimenti sul territorio, accorciando le distanze tra mercato e burocrazia.

L’incapacità di decidere in tempi ragionevoli, mentre oggi la società ha bisogno di risposte per gli imprenditori e per chi produce. Questa è una città ferma, il buco nero dell’economia dell’Alto Chiascio è Gubbio, schiacciata tra Fossato e Gualdo Tadino e Umbertide Città di Castello“.

Di Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina