Nella chiesetta dedicata a Sant’Ubaldo sono stati posti due bellissimi vasi, a forma diovo“, con le parole di supplica degli eugubini al Santo, gravemente ammalato, di scendere in Cattedrale a celebrare la Pasqua di Resurrezione, e un reliquiario omaggio della Parrocchia di San Marco

La Grotta di Sant’Ubaldo

GUBBIO – Grazie all’iniziativa dell’Avv. Giorgio Gini, mediante una serie di servizi televisivi “trg”, realizzati in collaborazione con Fernando Sebastiani, gli eugubini hanno conosciuto moltissimi luoghi ubaldiani dove il Patrono Sant’Ubaldo, “O lume della fede“, è venerato.

Nella vallata dominata dal Monte Nerone, si trova la “grotta di Sant’Ubaldo“, cella di nuda roccia dove faceva penitenza e pregava Sant’Ubaldo.

Dopo una visita della località, guidata da don Antonio Mandrelli, parroco nel pietralunghese, dal Vescovo Mario Ceccobelli, di don Menotti Stafficci, di Paolo Salciarini, è stata suggerita una proposta: fare degli interventi per ridare alla località il suo significato spirituale, di porre dei “segni” per far conoscere, incontrare la figura di Sant’Ubaldo, chiamato in una pagina della vita scritta da Monsignor Origene Rogari: “Il Vivente“.

La proposta si è concretizzata in questi primi mesi dell’anno per opera di un gruppo di eugubini, Paolo Salciarini, Marino Rossi, di don Antonio Mandrelli, don Menotti Stafficci in collaborazione con la Parrocchia di Apecchio e le Amministrazioni comunali di Apecchio e Piobbico.

Don Menotti Stafficci e i parrocchiani di San Marco 

Il territorio della chiesetta, dedicata a Sant’Ubaldo appartiene al Comune e alla Parrocchia di Apecchio, la grotta al Comune di Piobbico.

Nella chiesetta dedicata al Santo sono stati posti due bellissimi vasi, a forma di “ovo“, con le parole di supplica degli eugubini al Santo, gravemente ammalato, di scendere in Cattedrale a celebrare la Pasqua di Resurrezione, e un reliquiario omaggio della Parrocchia di San Marco.

Domenica 29 aprile vi è stata la celebrazione eucaristica con la presentazione dell’opera. Si propone ogni anno come inizio delle feste ubaldiane nel mese di maggio.

Con la collocazione di una targa, posta all’inizio del viottolo che conduce alle grotte, in un lato della strada apecchiese, è stata posta una targa con la scritta: “Grotta di Sant’Ubaldo: vescovo di Gubbio, luogo di preghiera” con una piccola freccia che invita a salire a pregare contemplando il bellissimo bassorilievo raffigurante il Santo in preghiera, realizzato da Marino Rossi. Domenica 22 luglio si è conclusa l’iniziativa.

Foto Sant'Ubaldo

La statua nuova di Sant’Ubaldo

La targa è stata donata dalla Parrocchia di San Marco e benedetta dal Parroco di Apecchio Don Sauro Porfiri, alla presenza del Sindaco di Apecchio Alberto Nicolucci e del vice Sindaco di Apecchio Fabio Perfetti, del Sindaco di Piobbico Giorgio Mochi e di un gruppo di eugubini.

Il rito si è concluso con la recita della preghiera: l’inno composto dal Cardinale Giuseppe Pecci, vescovo di Gubbio, preghiera che gli eugubini hanno dimenticato: “Sant’Ubaldo noi ti invochiamo per la salvezza delle nostre città di Gubbio, Apecchio e Piobbico. Nostro Patrono intercedi per il gregge che ti è stato affidato“.

Il Parroco e le Autorità hanno ringraziato per l’iniziativa che ha ridonato alla località il suo significato: vivere nel silenzio un momento di riflessione e di preghiera. E’ stato anche tracciato il “sentiero ubaldiano“. E’ vera la definizione del Santo: “Il Vivente“.

La Redazione di Cronaca Eugubina ringrazia don Menotti Stafficci