Un esperto eugubino del settore immobiliare: “La difficoltà del centro storico è dovuta ovviamente alla crisi generale che ci ha colpito, agli alti costi di gestione che si devono sostenere in termini di pressione fiscale e di mancanza di agevolazioni e incentivi e anche di affitti alti, in particolare ripeto per le attività artigianali“
GUBBIO (F.C.) – Alcuni commercianti del centro storico di Gubbio per sottolineare la crisi che ha colpito il centro città, ci hanno sollecitati ad informare circa la situazione dei locali commerciali sfitti o in vendita che rappresenterebbero il termometro dello stato di crisi delle attività commerciali.
Per questo motivo, abbiamo fatto un giro per alcune vie del centro storico per documentare la situazione e abbiamo notato quanto segue.
In Corso Garibaldi sono presenti 10 locali commerciali in affitto e 1 in vendita, via Cairoli: 1 locale in affitto, Piazza Quaranta Martiri: 1 locale in vendita, nel sottopassaggio che collega il Teatro Romano al centro: 1 locale in affitto, via Cavour: 1 locale in affitto, così come in via Aurelio Saffi, mentre in via dei Consoli: 1 locale in vendita, 3 in affitto e 1 sia in vendita che in affitto. Va inoltre sottolineato che nel centro storico sono presenti anche diversi locali commerciali chiusi che al momento non sono né in vendita né in affitto.
Abbiamo quindi chiesto un parere ad un esperto eugubino del settore immobiliare per avere un’interpretazione di questi dati e per capire quale sia la reale situazione che offre il mercato degli esercizi commerciali.
“Nell’ambito degli esercizi commerciali – ha dichiarato un agente immobiliare eugubino – al momento è difficile sia vendere che affittare per via della crisi economica generale degli ultimi anni. Gli affitti a livello commerciale è un settore critico soprattutto per le attività artigianali produttive, infatti in diverse zone ci sono tante aree con capannoni che non vengono utilizzati e sfruttati.
E’ ovvio che la periferia della città è la zona più svantaggiata, parlando della prima periferia e del centro dipende dal tipo di attività commerciale che si ha o si vuole aprire.
Parlando di attività commerciali che hanno una clientela turistica, dipende tutto dalla zona in cui ci si trova ad esempio buone risposte le danno le zone di Piazza Quaranta Martiri, via della Repubblica e Quartiere di San Martino, mentre le altre zone sono più in difficoltà, invece per le altre tipologie di attività il centro offre buone possibilità o sennò affittare nei centri commerciali, ma in quel caso il prezzo si alza.
In ambito delle vendite, si fa molta difficoltà con gli esercizi commerciali in sé per sé, già offre più vantaggi la vendita di un locale commerciale convertito in abitazione, che ha nel mercato un appeal diverso. Anche convertirlo in Taverna è una buona soluzione perché ad esempio nel mese di maggio gli affitti delle Taverne sono andati a ruba.
A mio avviso questa difficoltà del centro storico è dovuta ovviamente alla crisi generale che ci ha colpito, agli alti costi di gestione che si devono sostenere in termini di pressione fiscale e di mancanza di agevolazioni e incentivi e anche di affitti alti, in particolare ripeto per le attività artigianali.
E poi, parlando nello specifico di Corso Garibaldi, emerge la questione dell’accessibilità, dell’equilibrio tra soddisfare le necessità dei cittadini residenti e quelli dei turisti e la mancanza di iniziative che coinvolgono e portano persone in alcune zone del centro storico, con i centri commerciali che al momento attirano più persone“.
Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina