Il Consigliere regionale Claudio Ricci: “Il cambiamento a cui pensiamo è quello di proporre idee realizzabiliDobbiamo costruire qualcosa di concreto, costruito sulle idee e sulle persone

Claudio Ricci

PERUGIA – Sabato 30 giugno, al Park Hotel di Ponte San Giovanni, si è tenuta un’assemblea indetta dal Consigliere regionale Claudio Ricci e rivolta agli aderenti al suo progetto civico, durante la quale si è discussa la presentazione di cinque punti programmatici che saranno alla base della prossima campagna elettorale per le elezioni Regionali del 2020.

Alla mattinata di lavoro programmatico al Park Hotel, hanno partecipato circa 150 delegati del Movimento Civico da tutta l’Umbria, con quasi 30 interventi su temi per il programma 2020. La candidatura di Claudio Ricci alla Presidenza della Regione Umbria sarà sostenuta da tre liste civiche.

Siamo moderatiha affermato Claudio Riccima abbiamo idee radicali, rivoluzionarie. Negli assessorati metteremo persone competenti per non rimanere prigionieri dei burocrati. Solo proposte realizzabili, urlare sogni non paga. Bisogna far decollare l’aeroporto di Perugia, il freccia rossa delle 5 di mattina non è sufficiente.

La verità illumina sempre e rende coraggiosi diceva Aldo Moro, io dico che oggi facciamo la chiarezza su tre anni di consigliatura. Il tema della sanità è principale perché riguarda il bilancio regionale. Il cambiamento a cui pensiamo è quello di proporre idee realizzabili. Dobbiamo costruire qualcosa di concreto, costruito sulle idee e sulle persone.

Di Bacco e Ricci

Questi tre anni di consigliatura sono stati per noi di formazione amministrativa, oggi siamo più pronti del 2015 a governare la Regione. Il bilancio della regione è di 2,8 miliardi, ma molti sono i costi fissi, solo 200 milioni si possono utilizzare. Per questo bisogna fare una revisione della spesa“.

Durante l’incontro è intervenuto anche l’imprenditore eugubino Pasquale Di Bacco che ha parlato sul punto programmatico relativo ai trasporti, concentrandosi sul fatto che in Umbria, e in particolare a Gubbio, non ci sono sufficienti collegamenti a livello stradale, ferroviario e aeroportuale.

Provengoha affermato Di Baccoda una città storica, artistica e medievale, nel 2005-2006 è stata creata la società Quadrilatero, gestita da Regione, Provincia, Anas e Sviluppo Umbria, che organizza le reti stradali e sembra che si sia dimenticata della città di Gubbio e che abbia lavorato solo per il centro e il sud dell’Umbria.

Non è possibile che il settimo comune d’Italia per estensione non venga considerato, perché le principali direttrici con l’Adriatico sono la Foligno-Civitanova e la Perugia-Ancona, quest’ultima si collega con Gubbio tramite la variante Pian D’Assino, sulla quale si è triplicato il movimento, ma che non ha piazzole di sosta e risulta molto pericolosa.

Statale Contessa

L’unica trasversale che ci collega con le Marche, in particolare con Fano, è la statale della Contessa, che prima è di 4 corsie e poi al confine con l’Umbria diventa una strada di montagna a due corsie che non offre sbocchi alle altre città umbre.

Ciò significa che Gubbio è una città abbandonata dalla Regione, siamo isolati e un’azienda non viene a Gubbio perché non abbiamo i collegamenti ferroviari, aeroportuali e stradali. Vanno creati progetti a lungo termine sennò la città di Gubbio è destinata a morire”.

Di Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina