La conclusione dello spettacolo ha visto un numero degli allievi della scuola di danza assieme agli Sbandieratori, da sempre promotori dell’immagine di Gubbio in Italia e nel mondo, che si sono esibiti con una coreografia inedita e con un brano scritto appositamente dal M° Michele Fondacci

Il Teatro comunale “Luca Ronconi”

GUBBIO – Grande successo di pubblico al Teatro comunale “Luca Ronconi“, per lo spettacolo della scuola di danza “Danz’Art” “Gubbio, dalla pietra al cielo, con 120 allievi che si sono esibiti nello spettacolo di fine anno ideato e curato da Cecilia Monacelli.

Si è trattato di un spettacolo dedicato a Gubbio, alla sua storia e a tutti gli elementi caratteristici che la contraddistinguono, frutto di uno studio e di una documentazione su testi storici che Cecilia Monacelli ha svolto per poter rendere al meglio nelle coreografie tutte le sfaccettature della città.

Gubbio, dalla pietra al cielo” con gli Sbandieratori 

Il titolo “Dalla pietra al cielo” deriva dal fatto che il primo balletto nasce dalla storicità di Gubbio, dalla sua forza monumentale, dalla forza della pietra che si plasma nell’architettura e si arriva al cielo con la conclusione affidata ad un numero degli allievi della scuola di danza assieme agli Sbandieratori, da sempre promotori dell’immagine di Gubbio in Italia e nel mondo, che si sono esibiti con una coreografia inedita e con un brano scritto appositamente dal M° Michele Fondacci.

Lo spettacolo ha avuto un tale successo di pubblico, con il tutto esaurito nelle tre serate al Teatro “Ronconi, che molti hanno chiesto che venga replicato in autunno.

Cecilia Monacelli spiega: “È stato lo spettacolo di Gubbio sotto tutti i punti di vista, dal ricordo dei Quaranta Martiri al viale della Rimembranza per i caduti in guerra, alla gioia della Festa dei Ceri, al nostro Patrono Sant’Ubaldo al quale abbiamo dedicato una parte recitata.

I Serenologhi

Poi abbiamo anche fatto delle riprese in giro per Gubbio e in Cattedrale. Lo spettacolo ha avuto dei balletti dedicati alla Funivia, alla Balestra, all’artigianato con la ceramista Marzia Fumanti che ha dipinto sul palco e ha decorato i body delle ballerine, ai Matti di Gubbio, alle corporazioni, ma anche ai Quartieri che ci hanno aiutato con alcune scenografie, ai Vejoni ceraioli e alle Tavole Eugubine.

Nel momento del saggio dedicato al mese di maggio, quando sono entrati i tamburini, ogni palchetto aveva uno stendardo che ci è stato dato dal Maggio Eugubino e che veniva tirato fuori dal pubblico per ricreare l’atmosfera. 

Poi si sono sentiti i suoni tipici del Campanone, delle battistrangole della Confraternita di Santa Croce e dei Serenologhi che hanno suonato dal vivo“.

“Gubbio, dalla pietra al cielo”

Come dicevamo lo spettacolo ha ricevuto tanti apprezzamenti da parte del pubblico, ne riportiamo di seguito alcuni: “Sarebbe un fiore all’occhiello per Gubbio da presentare ai turisti o in altre occasioni per rendere l’idea di cos’è la città di Gubbio“, “Uno spettacolo che ha fatto commuovere una città“, “Uno spettacolo di alto livello”, “Uno spettacolo che ha toccato tutti gli argomenti con originalità e delicatezza”.

E proprio a conclusione della nostra intervista, Cecilia Monacelli ha voluto ringraziare tutte le Associazioni eugubine per l’impegno e la partecipazione propositiva che hanno dimostrato nella realizzazione di  “Gubbio, dalla pietra al cielo”.

Di Francesco Caparrucci – Fotografie Paolo Panfili