Il Sindaco: “E’ un atto di assoluta responsabilità e serietà che è stato nona caso condiviso da tutto il Tavolo dei Ceri nonostante vi possano essere pareri soggettivi discordanti

GUBBIO (F.C.) – Si è tenuta stamani (lunedì 7 maggio) presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Pretorio la conferenza stampa di presentazione degli offendicula installati sul Muretto di Piazza Grande.

Erano presenti il sindaco Filippo Mario Stirati e l’architetto Nello Teodori ideatore del progetto ed esponente de Comitato dei beni artistici di Gubbio. 

Il Sindaco ha esordito sottolineando la necessità di questo conferenza: anche se la fase di installazione è iniziata questa mattina era giusto presentare i lavori in forma ufficiale. “Essi rientrano nel piano delle misure di sicurezza previste per la Festa dei Ceri e concentrate soprattutto sul momento dell’Alzata contenute nel piano della sicurezza.

Già nel 2014 si discuteva animatamente all’interno del Consiglio comunale ed in tutta la città circa la necessità di trovare una soluzione al problema del Muretto di Piazza Grande: all’epoca si dibatteva sulla ipotetica installazione di una rete che di fatto però non avrebbe risolto il problema del divieto di salire o di sporgersi.

La riproposizione quest’anno del tema della sicurezza sollevata dalla Prefettura, Questura e dalle Forze dell’Ordine ha permesso di dare una risposta a questo problema. Il progetto degli offendicula ha ottenuto il parere positivo della Sovrintendenza e per quanto mi riguarda non posso che esprimere l’apprezzamento per la proposta giunta dal comitato.

Sicuramente susciterà delle discussioni ma urgeva dare una risposta dopo le ultime vicende, per ultimi i fatti di Torino, ma soprattutto dopo che abbiamo registrato soprattutto ultimamente un incremento di fenomeni e di comportamenti da parte di persone poco coscienziose sanzionabili proprio sul Muro di Piazza Grande.

Va precisato tra l’altro che il progetto degli offendicula non è un solo atto meccanico, ma rientra nella tradizione artigianale della lavorazione del ferro a Gubbio. L’impatto visivo mi pare assolutamente armonico guardando sia da sotto in via Baldassini sia dalla piazza stessa: l’altezza degli offendicoli è tale da non compromettere la visuale.

Inoltre è un atto di assoluta responsabilità e serietà che è stato nona caso condiviso da tutto il Tavolo dei Ceri nonostante vi possano essere pareri soggettivi discordanti. Va precisato che la ditta che ha proceduto alla realizzazione delle lastre è una ditta artigiana del nostro tessuto economico la “Vigami” che ha lavorato in pochissimi giorni, la fase di installazione è iniziata questa mattina e si concluderà oggi stesso.

Importo del progetto è di circa € 30000 e il progetto esecutivo è stato donato dal Comitato eugubino al Comune di Gubbio a titolo completamente gratuito“.

A seguire è intervenuto l’architetto Nello Teodori ideatore del progetto stesso. Anche egli ha ricordato come il dibattito serrato in materia iniziò già nel 2014 anche all’interno del Comitato. “Mi presi il copyright di sviluppare il pensiero e l’idea che erano emersi all’interno del comitato: decidemmo quindi di dare un contributo fattivo, di passare dalla fase critica alla fase propositiva.

Certo intervenire in un sito storico culturale come Piazza Grande è un compito molto arduo per un progettista, la tematica dell’impatto ambientale diventava veramente preminente su tutto: si trattava infatti di concentrare i lavori salvaguardando un valore assoluto e cioè lo straordinario rapporto che veniva a instaurarsi tra il profilo del muretto e la parte scenica cittadina, l’orizzonte paesaggistico andava assolutamente tutelato.

Si tratta di un intervento sicuramente leggero. Mi sono trovato di fronte ad una dualità, da una parte gli offendicula sono una struttura funzionale che doveva cioè rispondere ad un problema di sicurezza, dall’altro lato doveva rispondere a dei criteri di natura estetica cioè doveva essere funzionale ad un criterio di bellezza di suggestione visiva“.

Questi i dettagli tecnici dell’opera: il Muretto di Piazza Grande la cui lunghezza di circa 160 metri è intervallato da 5 colonnine che individuano dunque sei settori (sei luci) che hanno una lunghezza variabile di 9 metri e 50 (oscillano tra il 9, 47 e i 9, 55).

Ogni settore è ricoperto da 4 pannelli, 4 lastre dello spessore di 8 mm dotate di 10 linee trasversali e 47 linee verticali per cui ogni pannello monta 470 offendicoli per un totale di 11280. Questi sono stati lavorati con un sistema di produzione a torno industriale.

Ha concluso Nello Teodori: “La conformazione della struttura è tale da renderla tuttavia anche un’opera d’arte dotata cioè di un dinamismo artistico che varia a seconda della posizione in cui il visitatore lo guarda, e dei giochi di luce che si vengono a creare: non a caso proprio stamattina mi sono accorto di aver creato 11280 Meridiane esposte alla luce del sole“.

Di Fabiana BlasiFotografie Cronaca Eugubina