Flavio Insinna: “Non c’è un angolo brutto della città, a me piace una cosa di voi, quando è arrivata la televisione ci avete studiato, ci siamo dovuti guadagnare la vostra stima, abbiamo cercato di meritarcelo. Questo posto rimane uguale, sono stato in piazza Quaranta Martiri e tutto era rimasto incantato come 20 anni fa

GUBBIO (F.C.) – Sabato 17 marzo in Sala Trecentesca a Palazzo Pretorio, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Bandiera di Gubbio anno 2017. 

Riconoscimento promosso e organizzato dal Comune e dal Gruppo Sbandieratori, che lo ideò nel 1986 con l’intento di legare l’arte e la maestria della bandiera con i simboli impressi nei vessilli, all’immagine di Gubbio e alla promozione della cultura e delle millenarie tradizioni di libertà e di pace.

L’assegnazione del riconoscimento Premio Bandiera di Gubbio anno 2017 è alla Lumsa (Libera Università Maria Santissima Assunta) nella persona del Cardinale Giovanni Lajolo presidente del Consiglio di Amministrazione, con la motivazione ‘Piedistallo di dignità per la Città intera, generatore di speranza per il Futuro’ e all’attore e conduttore Flavio Insinna con la motivazione ‘Reciprocamente legati: condivide con la città ricordi e capacità di sentire’.

Il Premio simboleggia la gratitudine verso le origini

L’appuntamento del ‘Premio Bandiera’, organizzato con successo crescente da oltre 30 anni, ha visto avvicendarsi personalità legate alla città di Gubbio che si sono contraddistinte nel loro campo professionale o che per il loro ruolo hanno meritato un particolare riconoscimento da parte della città stessa.

Il Premio simboleggia la gratitudine verso le origini, verso l’antica terra degli umbri che ispira l’arte espressa dalle mani dei bandieranti”, energia iniziale e prezioso veicolo di scambio e contatti con altri Paesi.

Il ‘Gruppo Sbandieratori’ esprime, con slancio e passione, un impegno volontario nella promozione della cultura e dell’arte, perpetuando il secolare gioco della bandiera in tutte le espressioni folcloristiche, tradizionali e sportive. Il premio e le personalità premiate rappresentano, dunque, un modo di vivere al servizio della comunità.

La cerimonia a Palazzo Pretorio

La cerimonia di consegna del Premio, presentata da Ubaldo Gini e da Paola Salciarini, è stata aperta dalla voce del mezzosoprano Lucia Paffi accompagnata al violino da Katia Ghigi e alla tastiera da Fausto Paffi.

Con vero piacereè intervenuto il sindaco Filippo Mario Stiratisiamo abituati al premio Bandiera. È un’edizione speciale, quest’anno diamo un riconoscimento alla Lumsa. Dal nostro insediamento abbiamo voluto riaffermare la volontà di ospitare attività di alta formazione, abbiamo consolidato questo rapporto con la Lumsa e grazie alla Fondazione abbiamo completato il recupero la sede dell’ex Seminario.

È stata una delle opere più importanti del mio mandato e questo riconoscimento rappresenta un’ulteriore passo verso quest’Università che potrà svolgere attività di alta formazione nel segno della cultura, della ricerca e della valorizzazione.

Giuseppe Sebastiani

E poi, il riconoscimento a Flavio Insinna è un modo per riaffermare un rapporto di amicizia con la nostra città e che ha rappresentato per lui un rapporto vero e umano. Tutta la nostra città sente questo momento alto che non solo lega i fili del ricordo, ma che si proietta nel futuro magari con qualche sorpresa“.

Il presidente onorario della Famiglia degli Sbandieratori di Gubbio, Giuseppe Sebastiani, ha portato il proprio saluto ai presenti: “Un saluto speciale al Cardinale Laiolo e a Flavio Insinna che non ha mai interrotto il suo rapporto con Gubbio e i suoi amici. Un saluto caloroso al Vescovo di cui noi ci sentiamo un pò suoi portabandiera. Il Premio Bandiera può considerarsi come la sintesi globale del nostro incessante impegno”.

Prima della consegna del Premio Bandiera, è stato consegnato il Premio dedicato a Gabriele Bettelli, sbandieratore scomparso prematuramente, che quest’anno è andato allo sbandieratore Sauro Tironzelli.

Il Premio a Flavio Insinna

Il produttore cinematografico Alessandro Passadore ha introdotto il premio a Flavio Insinna. Passadore ha detto: “Questa città è stato un cambiamento, è qui che ho avuto il mio primo lavoro importante. Don Matteo per noi è stata un’esperienza toccante, per noi Gubbio è rimasta la nostra città di riferimento. Flavio ci ha regalato tante esperienze, dopo Don Matteo ha rappresentato vari ruoli stranamente quasi tutti sacerdoti. Ci siamo ritrovati dopo 15 anni nella fiction “Ho sposato uno sbirro 2“. Flavio è una delle persone più calde e generose che io conosca”.

La motivazione con la quale Insinna è stato premiato l’attore e conduttore è “Reciprocamente legati: condivide con la città ricordi e capacità di sentire”.

Flavio Insinna, con la sua consueta simpatia, ha affermato: “Quello che farò sempre è cercare di guadagnarmi la stima della persone. Era il 1998 quando sono arrivato a Gubbio, sono vent’anni. Sono tornato qualche anno fa, quello che è successo qua realizzando una serie che è stata poi importante, è un privilegio che capita una volta sola.

Non c’è un angolo brutto della città, a me piace una cosa di voi, quando è arrivata la televisione ci avete studiato, ci siamo dovuti guadagnare la vostra stima, abbiamo cercato di meritarcelo. Questo posto rimane uguale, sono stato in piazza Quaranta Martiri e tutto era rimasto incantato come 20 anni fa”.

Flavio Insinna ha mostrato una maglietta che ha da tanti anni, con una a tipica scritta eugubina “Lasciame gi che c’ho da fa“.

Il Premio alla Lumsa

Il Prof. Giovanni Ferri ha invece introdotto il premio alla Lumsa. Ferri ha detto: “Il passato della Lumsa è legato fortemente a Gubbio perché negli anni ’20 venne fondato l’Ordine delle Missionarie della scuola che è all’origine dell’Università Lumsa fondata nel 1939. L’Ordine delle Missionarie è all’origine anche del Liceo di Gubbio dove si sono formate molte personalità. È da qui che venne poi concepito lo sviluppo a livello accademico e universitario.

La Lumsa è tornata ad esercitare attività in questa città tra il 1994 e gli anni 2000, poi dopo un’interruzione si sono poste le condizioni per un rilancio delle attività di alta formazione accademiche in questa città. Oggi abbiamo 7000 studenti ma siamo in forte crescita, quest’anno gli iscritti sono aumentati del 20%. A Palermo siamo riusciti a creare un polo universitario con 4 corsi, tra poco saranno 5 corsi con ben 1000 iscritti, ed è una cosa che potrebbe accadere anche a Gubbio.

Premio Bandiera 2017

Stiamo progettando di realizzare una serie di attività che possano dare una certa visibilità a Gubbio nel mondo. La prossima estate ci sarà una summer school del Consorzio delle Università cattoliche europee che sia svolgerà nella nostra sede di Gubbio. Poi si svolgerà un tavolo di relazione interconfessionale molto importante che tratterà il tema della desertificazione e come salvaguardare il pianeta da questo fenomeno. Abbiamo pensato a Gubbio come luogo ideale perché qui c’è quella spiritualità necessaria per quest’operazione”.

La motivazione con la quale è stata consegnato il premio alla Lumsa è “Piedistallo di dignità per la città, generatore di speranza per il futuro”.

Sono molto contento di essere qui a Gubbioha affermato il presidente della Lumsa Cardinale Giovanni Lajolouna cittadina di cui ho sentito parlare sin da ragazzo per il bene e per il male trasformato in bene con le figure di San Francesco e del lupo di Gubbio. È una città ricca di tante cose positive, una città che ha saputo superare tante divisioni, una città non grande ma dove si vive bene, godendo dei valori dell’arte.

Ci sono dei simboli che vanno al di là della materia da cui sorgono e questo deve farci pensare perché siamo sempre fermi a ciò che vediamo materialmente, ma invece dobbiamo vedere ciò che possiamo essere.

Sono contento di ricevere questo premio della Lumsa che è stata generata da una donna Luigia Tincani, questa donna umile e silenziosa ha portato avanti un qualcosa che è una luce per tutti. La Lumsa è ancora sostenuta da donne e non è una cosa da poco perché nel mondo non ce ne sono.

Questo ruolo di aprire nuovi orizzonti è venuto da donne animate dalla fede e dal pensiero di Dio che supera la nostra individualità. Penso che la sede di Gubbio potrà diventare una sede della Lumsa di livello internazionale. Sono molto lieto di questo premio che la città di Gubbio dà alla Lumsa, e spero che la cittadinanza potrà sostenere questa sede universitaria che risponderà a questa accoglienza dando nuova luce a questa città”.

Di Ilaria StiratiFotografie Photostudio