Il sindaco Filippo Stirati: “Possiamo senz’altro dire che il tratto distintivo è stato quello di avere operato per il bene comune, grazie alla sinergia tra Curia e Amministrazione comunale. In tal senso va il riconoscimento e il ringraziamento per la disponibilità umana e per aver condiviso insieme a noi questo percorso

Il Consiglio comunale

GUBBIO (F.C.) – Il conferimento da parte del Consiglio comunale di Gubbio della cittadinanza onoraria a Monsignor Mario Cceccobelli è stato sottolineato oggi pomeriggio (martedì 19 dicembre) dal suono del Campanone che, come ha ricordato il Presidente Giuseppe Biancarelli, suona solo in particolari occasioni, come nel giorno dell’insediamento del Consiglio comunale.

Il sindaco Filippo Stirati durante il suo intervento ha affermato: “Abbiamo avuto modo di apprezzare in questi 12 anni il mandato episcopale e le doti umane e l’impegno profuso da Monsignor Ceccobelli in questi anni e in un contesto certamente non facile.

Il Sindaco Stirati

Abbiamo avuto modo di apprezzare il grande contatto e la grande empatia con cui ha vissuto a pieno la comunità eugubina nelle sue gioie e nei suoi momenti di dolore. E’ impensabile pensare a Gubbio senza una Diocesi e questo per ragioni non solo storico culturali, ma perché Gubbio è la città di Sant’Ubaldo con tutto il suo portato valoriale e religioso.

È grazie a Monsignor Ceccobelli che Gubbio è divenuta una città di alta formazione grazie alla presenza dell’Università Lumsa. Insieme a Monsignor Ceccobelli abbiamo portato avanti la lotta alla povertà, a favore degli ultimi per combattere gli innumerevoli disagi sociali che la crisi ha prodotto.

Possiamo senz’altro dire che il tratto distintivo è stato quello di avere operato per il bene comune, grazie alla sinergia tra Curia e Amministrazione comunale. In tal senso va il riconoscimento e il ringraziamento per la disponibilità umana e per aver condiviso insieme a noi questo percorso“.

Cittadinanza onoraria a Mario Ceccobelli

Monsignor Mario Ceccobelli, dopo la consegna della pergamena scritta a mano in carta di cotone dall’Associazione Unaluna, ha ricordato come in questa stessa data in questo stesso orario 12 anni fa riceveva nello studio del Nunzio Apostolico il biglietto di nomina del mandato apostolico, e con una battuta ha detto: “Dopo che la cittadinanza onoraria è stata consegnata poco tempo fa ad un finto prete (alludendo a Don Matteo ndr.) penso di meritarmela anch’io che sono un prete vero“.

Durante la lettura del suo discorso ha citato alcune tematiche importanti sottoponendole all’attenzione del Consiglio comunale. In primis la necessità di ritrovare le ragioni di una nuova unità per combattere il rischio che Gubbio si ripieghi su se stessa basandosi sull’appagamento dato dal vanto di una millenaria storia.

Foto Mario Ceccobelli

Mario Ceccobelli

Un appello ai giovani che devono essere visti come nuovi protagonisti, come risorsa e non come problematica per evitare la disgregazione del tessuto sociale già in atto attraverso il fenomeno dei club. Ha affrontato poi il tema dell’emergenza del lavoro fonte di dignità e strumento per contribuire alla vita della comunità definendo atto di violenza la privazione del lavoro stesso.

E poi ancora il tema della crisi demografica, del recupero della solidarietà all’interno della comunità sull’esempio del beato Ubaldo perché “la prosperità non è mai messa a repentaglio dalla solidarietà che è fonte di ricchezza e mai di povertà“.

Il messaggio di Monsignor Mario Ceccobelli alla città di Gubbio e al Consiglio comunale è quello che “Gubbio se unita può fare grandi cose“. Da qui l’invito agli eugubini ad essere fieri delle proprie radici sull’esempio di Sant’Ubaldo e dei propri padri.

Foto Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

Il 59° e il 60° successore di Sant’Ubaldo Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

L’augurio del Vescovo emerito è quello di ritrovare un nuovo slancio per una “Diocesi che è piccola ma dalla voce robusta”, di rimanere miti ed inclini al perdono e di ricordare che Gubbio è “sotto assedio” ma di un assedio che non è di forza, ma di bene e di protezione da parte di tre Vescovi: Sant’Ubaldo sopra il monte Ingino, Mario intorno le mura e Luciano dentro le mura.

Mario Ceccobelli ha consegnato ai Consiglieri comunali la lettera che egli stesso ha scritto in occasione del centenario della Chiesa della Vittorina, frutto dell’amore verso quella Chiesa e per le figure di San Francesco e Sant’Ubaldo.

Era presente alla consegna ufficiale della cittadinanza onoraria di Gubbio, anche il neo vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini.

Di Fabiana BlasiFotografie Cronaca Eugubina