Vittorio Sgarbi: “Luisa Conte nutre i suoi quadri di un immaginario fiabesco e gioiosamente infantile, nei quali le immagini di animali domestici e non, di gatti e cani, ma anche di cigni, pesci, tigri, animali selvatici, cavalli e delfini, divengono i protagonisti di un mondo che non ha più bisogno di rappresentare se stesso in termini di tensione o di dramma, ma che si dissolve nel regno di un’eterna domenica dell’immaginario

“Emozioni feline” a Palazzo del Bargello

GUBBIO – L’amore per i gatti si perde agli albori delle prime civiltà, ad esempio per gli egizi, questi assunsero persino un valore divino, basti pensare alla dea Bastet, impersonata proprio dal gatto. Con l’avvento della pittura cosiddetta moderna è facilmente riscontrabile la presenza del gatto nei dipinti degli artisti, soprattutto quelli di stampo religioso.

Ne sono esempio le diverse madonne, talvolta rinominate “della gatta” per via della presenza del felino. Una gatta che non sempre è il soggetto protagonista del quadro o è ben visibile nella composizione, ma che, per via di un particolare atteggiamento o di una particolare curiosità trasmessa, diviene il punto d’attenzione.

Così Luisa Conte, amante dei gatti, decide di rendergli perennemente omaggio, dedicando al felino domestico, tutto il suo linguaggio pittorico, portando a Gubbio, a Palazzo del Bargello la sua mostra “Emozioni feline“, fino al 2 gennaio. Al taglio del nastro oggi (venerdì 8 dicembre), hanno partecipato la storica dell’arte Elisa Polidori, Viviana Barbi dell’associazione La Medusa, il Presidente dei Balestrieri Marcello Cerbella e l’assessore Gabriele Damiani.

Luisa Conte

La biografia dell’artista 

Nata a Rivoli in provincia di Torino, dove tutt’ora risiede, Luisa ha studiato pittura sotto la guida di insegnanti privati ed ha esposto in molte mostre personali e collettive, tra le quali ricordiamo: Castello di Cisterna d’Asti, Alassio, Sanremo, Tesoriera di Torino, Firenze, Palazzo Piozzo di Rosignano a Rivoli, Venezia, Palermo, Lecce, Società Promotrice delle Belle Arti a Torino; ed all’estero: Nizza, Parigi, Bruxelles, Bruges, Roses, Londra.

Nel 2007 è stata selezionata dall’Ambasciata di Costa Rica presso il Quirinale e dal Museo di Arte Contemporanea Italiana in America per l’inserimento di una sua opera nel catalogo presentato alla 52  Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia, presso l’Ateneo Veneto. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero, dove recentemente le è stato assegnato il premio della giuria al concorso internazionale “Città di Tokio“.

Luisa Conte nutre i suoi quadri di un immaginario fiabesco e gioiosamente infantile, nei quali le immagini di animali domestici e non, di gatti e cani, ma anche di cigni, pesci, tigri, animali selvatici, cavalli e delfini, divengono i protagonisti di un mondo che non ha più bisogno di rappresentare se stesso in termini di tensione o di dramma, ma che si dissolve nel regno di un’eterna ‘domenica dell’immaginario’, – cita il critico Vittorio Sgarbidove l’idillio è portato volutamente all’estremo e la svenevolezza tradizionalmente riconducibile al femminile è orgogliosamente e lucidamente rivendicata in netto contrasto con la temperie più cupa e drammatica di un sistema dell’arte che tende da sempre ad escluderla e a negarla“.

“Emozioni feline”

Le sue opere sono custodite in Musei e collezioni private. E’ stata recensita dalla stampa specializzata con testimonianze di Paolo Levi, Clizia Orlando, Antonio Carena, Salvatore Russo, Anna Biondolillo, Bruna Bertolo, Giorgia Cassini e molti altri. Ha insegnato pittura e tecniche artistiche per alcuni anni presso il suo laboratorio.

Nel 2011 è stato pubblicato il suo libro “Storia di un amore senza fine“, a cura della Casa Editrice “L’Autore Libri Firenze“, dedicato alla gatta Camilla ed illustrato con 40 acquerelli realizzati per l’occasione. La mostra di Luisa Conte, patrocinata dal Comune di Gubbio rimarrà aperta al pubblico fino al 2 gennaio 2018. 

Fotografie Giampiero Lilli