Nella ripresa al 9′ gol annullato per fuorigioco a Lupoli. Poi Gubbio vicinissimo al gol con Casiraghi, Kalombo e Ciccone. Striscione dei Supporters in ricordo di Cristian Fiorucci.

La tifoseria rossoblù
GUBBIO – Oggi al “Pietro Barbetti” va di scena il primo confronto tra i professionisti in 46 anni tra Gubbio e Fermana, che potremmo definire un grande “classico” di Serie D, visto che le due squadre si sono affrontate fino al momento soltanto nei dilettanti. Con sfide di grande intensità agonistica disputate al vecchio stadio San Benedetto, la Fossa dei Leoni.
Per i rossoblù di mister Pagliari si tratta di una partita importantissima, dato che con una vittoria il Gubbio aggancerebbe addirittura la zona play off, un risultato impensabile se si pensa al difficile inizio di campionato della squadra eugubina. Il Gubbio viene dalla convincente vittoria di Teramo, con reti di Kalombo e Marchi, e cerca la continuità di risultati per scalare la classifica.

Giallo, su una palla che Valentini para sulla linea di porta
In settimana mister Dino Pagliari ha ringraziato i tifosi eugubini presenti al “Gaetano Bonolis” di Teramo, affermando “Il loro calore è importante“. Un rapporto sempre più intenso quello tra l’allenatore rossoblù e il pubblico eugubino, tanto che crediamo non sia eccessivo definire il mister un beniamino della tifoseria locale e della curva eugubina, che gli dedica ad ogni partita applausi e cori di incitamento.
Per il confronto con la Fermana, mister Pagliari schiera Volpe tra i pali, Paramatti e Lo Porto sulle fasce, confermata la coppia centrale Dierna Burzigotti. Sedrick Kalombo è il quarto di centrocampo sulla destra, Ciccone sulla sinistra, Bergamini e Giacomarro centrali. Coppia d’attacco Casiraghi e Marchi.
Buono il colpo d’occhio sugli spalti dello stadio “Pietro Barbetti”, con la presenza anche di circa 200 tifosi provenienti da Fermo e ospitati in curva ospiti. La curva eugubina sostiene a gran voce la squadra di Dino Pagliari.

La formazione rossoblù
Le formazioni di Gubbio-Fermana
Il Gubbio (in maglia rossoblù) scende in campo con il 4-4-1-1: Volpe, Paramatti, Burzigotti, Dierna, Lo Porto, Kalombo, Giacomarro, Bergamini, Ciccone, Casiraghi, Marchi (capitano).
A disposizione: Costa, De Silvestro, Paolelli, Conti, Piccinni, Cazzola, Fumanti, Sampietro, Manari, Libertazzi. Allenatore: Dino Pagliari
Risponde la Fermana (in maglia gialla) con: Valentini, Mane, Comotto (capitano), Petrucci, Misin, Clemente, Doninelli, Grieco, Sperotto, Lupoli, Sansovini.
A disposizione: Ginestra, Forò, Urbinati, Ferrante, Cremona, Franchini, Acunzo, Maurizi, Ciarmela, Akammadu, Da Silva, Equizi. Allenatore: Flavio Destro

Ettore Marchi
Primo tempo
Avvio della partita a grandi ritmi, difesa alta della Fermana. Gubbio subito pericoloso al 3′ con Ciccone, che calcia in porta ma Valentini risponde e l’azione si perde.
Al 9′ i rossoblù recuperano palla a centrocampo, parte Marchi in contropiede, tiro in porta e palla di un soffio alta sopra la traversa della porta avversaria. Gli ospiti sono pericolosi con veloci tagli all’interno dell’area di rigore del Gubbio.
All’11′ Misin calcia in porta, il pallone esce a lato. Al 12′, in occasione di un’ennensimo taglio in area di rigore eugubina degli attaccanti canarini, Burzigotti salva su Lupoli lanciato a rete. Capovolgimento di fronte, e grande parata di Valentini su tiro ravvicinato di Ettore Marchi. Al 17′ grande parata di Volpe sul colpo di testa in area di rigore eugubina di Sansovini.

Daniele Casiraghi vicino al gol
Al 19′ il Gubbio, e il pubblico di casa, protestano per un presunto fallo da rigore in area ospite di Comotto su Marchi, si sarebbe trattato di una trattenuta, ma il signor Donda Nicola di Cormons fa proseguire. Ci prova anche Casiraghi dalla distanza, palla alta sopra la traversa. Buona l’intesa tra Bergamini, Casiraghi e Marchi. Grande partita di testa di Burzigotti, che è il perno della difesa rossoblù.
Al 31′ azione insistita della Fermana in area rossoblù, gli ospiti reclamano un calcio di rigore su un presunto fallo di mani di Lo Porto in area di rigore eugubina. Al 34′ Kalombo spizzica il pallone di testa in area di rigore, Valentini para in calcio d’angolo. Al 36′ cross dalla sinistra di Ciccone, dal dischetto dell’area di rigore Casiraghi a porta vuota non riesce a deviare il pallone in rete.
Poi è Kalombo ad essere anticipato da Sperotto sulla linea di porta. Partita sostanzialmente equilibrata. Nel finale tiro dalla distanza di Giacomarro a lato.

Nicola Ciccone tra i migliori in campo
Secondo tempo
Le squadre tornano in campo con gli stessi effettivi del primo tempo. Al 7′ ammonito Sansovini per fallo su Marchi, che stava ripartendo in contropiede. Fallo tattico, giusta l’ammonizione.
La partita è aperta a qualsiasi risultato, le due squadre giocano a viso aperto senza tatticismi. Al 9′ gol annullato a Lupoli per fuorigioco, ben servito in area rossoblù da Sansovini.
Mister Pagliari sostituisce Bergamini con Sampietro. Al 13′ volata di Marchi sulla fascia destra, cross al centro per Casiraghi che non riesce a deviare in porta, poi Ciccone calcia alto sopra la traversa. Uscita a vuoto di Valentini, oggi molto impreciso proprio nelle uscite.

Lo striscione in ricordo di Cristian Fiorucci
Al 15′ azione molto confusa in area di rigore della Fermana, con Kalombo in mischia che non riesce a deviare la palla in rete. Poi è Ciccone a sfiorare la rete, mister Pagliari si dispera in panchina per le molte occasioni non sfruttate dal Gubbio.
A metà del secondo tempo i tifosi eugubini in curva, espongono uno striscione dedicato alla memoria di Cristian Fiorucci (il ragazzo eugubino 27enne deceduto nell’incidente mortale lungo la Contessa mercoledì 15 novembre), lo striscione recita: “Ciao Cri!“. Applausi da tutto lo stadio “Pietro Barbetti“.
Al 25′ per il Gubbio esce Kalombo, al suo posto Umberto Cazzola. Molto applaudito Kalombo. Al 28′ Sansovini sfiora il vantaggio ospite di testa. Al 41′ si infortuna Volpe in uscita bassa. Il gioco rimane interrotto qualche minuto, ma Volpe si rimette e riprende il suo posto tra i pali. Sono 4 i minuti di recupero. Pericoloso Ciccone, con un tiro cross che Valentini smanaccia.
Di Francesco Caparrucci – Fotografie Simone Grilli