Una mattinata di faticoso lavoro, che è stata dedicata dagli Alberaioli allo storico Alberaiolo Dante Picciolini, scomparso nei giorni scorsi. “Oggi il cielo si arricchisce di una nuova luce, buon viaggio al nostro Alberaiolo Dante Picciolini…“

Gli Alberaioli stamane dopo aver issato la Stella Cometa
GUBBIO – Si sono conclusi stamane (domenica 12 novembre) i lavori di installazione della Stella Cometa dell’Albero di Natale più grande del mondo di Gubbio, in vetta al Monte Ingino. Erano presenti numerosi alberaioli, l’ex vice presidente Danilo Sannipoli e l’attuale presidente Lucio Costantini.
Una mattinata di faticoso lavoro, che è stata dedicata dagli Alberaioli allo storico Alberaiolo Dante Picciolini, scomparso nei giorni scorsi.
In suo ricordo è stata postata una dedica nella pagina Facebook dell’Albero di Natale più grande del mondo, dove si legge: “Oggi il cielo si arricchisce di una nuova luce, buon viaggio al nostro Alberaiolo Dante Picciolini…“.

Stella Cometa
L’accensione il 7 dicembre a Gubbio
L’Albero di Natale più grande del mondo, quest’anno, verrà acceso dallo spazio, in particolare da Paolo Nespoli che al momento si trova all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Gli Alberaioli vogliono così dedicare l’Albero all’Agenzia spaziale europea (Esa) e Agenzia spaziale italiana (Asi), che da decenni lavorano per la ricerca e la tecnologia spaziale con una stretta collaborazione con la Nasa. La Stazione Spaziale Internazionale, da dove Nespoli accenderà l’Albero, è uno degli importanti progetti a cui l’Asi sta partecipando.

Paolo Nespoli accenderà l’Albero di Natale più grande del mondo dallo spazio
“Per il nostro Comitato – spiega il presidente Lucio Costantini – è un onore dedicare l’Albero 2017 alla European space agency (Esa) e all’Agenzia spaziale italiana (Asi), tra le massime testimonianze di impegno per la ricerca scientifica, raro esempio di collaborazione oltre ogni confine nazionale, di sacrificio, competenza, passione e coraggio, senza protagonismi, personalismi e nazionalismi“.
“Il nostro vuole essere – aggiunge Costantini – un modesto riconoscimento per il lavoro di Esa e Asi, il “grazie” che le persone comuni vogliono rivolgere loro per gli sforzi profusi nella ricerca. Noi possiamo solo intuire quanto importante sia il loro lavoro e quali ricadute possa avere in prospettiva sul miglioramento della vita di ciascuno di noi“.
Di Francesco Caparrucci – Fotografie Alberaioli