Il Dottor Marco Prestipino: “In quindici anni di attività chirurgica è la seconda volta che è capitato di operare un bambino cosi piccolo con una patologia tanto grave: il Neuroblastoma surrenalico è rarissimo, 150 casi all’anno in Italia

PERUGIA – Dopo 43 giorni di degenza in ospedale è stata dimessa la bambina, che fra poco più di un mese festeggerà a casa, a Campagna, in provincia di Salerno, il suo primo compleanno.

Siamo arrivati a Perugia carichi di speranza, partiamo con una certezza: nostra figlia sta bene, è guarita, anche se dovrà sottoporsi a controlli medici almeno inizialmente ogni tre mesi“, raccontano i genitori della piccola Francesco e Simona, una coppia di impiegati di Poste Italiane, finalmente sorridenti dopo settimane di angoscia. “Perugia – proseguono i genitoriha restituito la vita a nostra figlia ed è come fosse nata una seconda volta“.

Durante un controllo di routine alla bambina venne diagnosticato un tumore al surrene, grazie all’intuizione di una professionista scrupolosa, la pediatra Immacolata Scotese.

Quella diagnosi precocehanno dichiarato i genitoriha dato un vantaggio alla equipe chirurgica che ha operato la nostra bambina, noi li chiamiamo tutti angeli. Avevamo addosso una tragedia, ma loro oggi ci rendono felici come quando i bambini vedono i fuochi artificiali.

A Perugia ci siamo sentiti adottati dal primo momento che siamo arrivati in ospedale. E’ bastato un particolare per capire che eravamo in mani sicure: alla prima Tac venimmo accompagnati dagli stessi professionisti che ci hanno accompagnati in questo viaggio incredibile: dal professor Garzi e dal dottor Prestipino, ci siamo sentiti scortati, protetti“.

In quindici anni di attività chirurgica è la seconda volta che è capitato di operare un bambino cosi piccolo con una patologia tanto grave: il Neuroblastoma surrenalico è rarissimo, 150 casi all’anno in Italia“, ha affermato il responsabile della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica Dott. Marco Prestipino – Per la gestione di tutto il caso si è resa necessaria l’attivazione di una equipe multidisciplinare che ha impegnato diverse strutture, l’Oncoematologia Pediatrica, la Radiologia, la Medicina Nucleare, l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, la Chirurgia Vascolare, l’Anestesia.

L’intervento chirurgico è durato 7 ore, il vantaggio è stato che la massa tumorale non infiltrava ancora organi vitali, e la sua asportazione depone per una prognosi favorevole“.

I genitori, al momento delle dimissioni della bambina, in segno di riconoscenza verso tutti gli operatori sanitari, hanno voluto esprimere sentimenti di gratitudine al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Emilio Duca.

Ufficio Stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia