Funzione religiosa officiata da Padre Mauro. Presenti Franco Vannini e Maurizio Marchei, lo storico allenatore biancorosso Giampiero Molinari. Oltre al Presidente Santopadre, alla squadra e ai tifosi biancorossi

Foto Renato Curi

Tante persone presenti alla Messa in ricordo di Renato Curi

PERUGIA – Nel pomeriggio di lunedì 30 ottobre, di fronte all’ingresso degli spogliatoi dello stadio Renato Curidi Perugia, si è svolta una funzione religiosa in occasione del 40° anniversario della scomparsa di Renato Curi.

Alla cerimonia hanno partecipato alcuni giocatori del grande Perugia degli anni ’70 Franco Vannini e Maurizio Marchei, lo storico allenatore biancorosso Giampiero Molinari, oltre alla Società con il presidente Massimiliano Santopadre, lo staff tecnico, i giocatori e i familiari di Renato Curi, la moglie Clelia e i figli Renatino e Sabrina.

La funzione religiosa è stata celebrata da Padre Mauro, storico tifoso biancorosso, che ha ringraziato tutti i presenti e ha ricordato il giocatore e l’uomo Renato Curi, nonché l’importanza che riveste ancora oggi per la città di Perugia la memoria di Renato Curi. Presenti anche molti tifosi perugini, che hanno esposto lo striscione mostrato anche durante la partita Perugia-Cesena, con scritto Lode a te Renato Curi.

Foto Renato Curi

Messa per Renato Curi allo stadio

Il Presidente Massimiliano Santopadre ha affidato ad un comunicato ufficiale, le proprie dichiarazioni in merito al 40° anniversario della scomparsa di Renato Curi. Il Presidente ha affermato: “Il 30 ottobre non sarà mai una data come tutte le altre. Sapere che un giocatore, ma soprattutto un uomo, ha dato la propria vita in un campo di calcio mi rende triste ma al tempo stesso mi fa capire quanto Renato sia stato amato e apprezzato oltre che per le sue doti calcistiche anche per quelle umane.

Ogni volta che sento un racconto o un aneddoto sulla sua vita mi rendo conto del vuoto che ha lasciato in questa città e nella sua famiglia. Un motivo in più per continuare a lottare e ad onorare sempre questa maglia. Lode a te Renato Curi”.

Di Francesco CaparrucciFotografie Andrea Pomponi