La mostra prende il suo nome dal romanzo di un importante pittore ungherese Antal Szerl il cui titolo èIl viaggiatore e il chiaro di luna‘, in cui viene menzionata Gubbio con le sue porte del morto. La porta ha anche valenza simbolica: si può aprire ad amici, conoscenti e popoli. La porta come mezzo attraverso il quale si conosce l’arte di Sant’Andrea

Foto Mostra "The Gate"

Fabiana Blasi con Dorottya Gyurk e Tünde Hagymási

GUBBIO (F.C.) – Al Centro Servizi Santo Spirito, è stata inaugurata giovedì pomeriggio la mostra degli artisti di Szentendre, città ungherese gemellata con Gubbio, dal titolo “The Gate” (La Porta).

Le opere esposte sono di noti artisti e graphic designer di Szentendre: Jànos Aknay, Gyozo Bihon, Gyorgy J. Papp Andrelli, Jozsef Baksai, Zsombor Barakonyi, Péter Bereznay, Istvan efZambò, Andrea Gulyas, Piroska Javor, Agnes Sz. Varga Kabò, Zoltan Kemeny, Gergely Krizbai Krizbo, Krisztina Lehoczky, Judit Makò, Barbara Nagy, Tamas Szabò, Georgios Tzortzogloun Diana Verebelyi.

La mostra è stata organizzata dal Comune di Szentendre e dalla Home Salon Foundation di Szentendre, con il patrocinio dell’Ambasciatore dell’Ungheria, Adam Zoltan Kovacs e del Comune di Gubbio. Il noto scrittore ungherese Antal Szerb, nel suo romanzo “Traveller and Moonlight” (Viaggiatore e Chiaro di Luna), che è ambientato in Italia e in parte a Gubbio, descrive l’atmosfera medievale e il ruolo delle porte in modo scultoreo.

La porta ha un ruolo che è molto di più della sua funzione architettonica, è un passaggio tra la luce e il buio, il sopra e il sotto, l’interno e l’esterno. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 27 ottobre al 1° novembre, dalle 10 alle 19.

Foto Mostra "The Gate"

L’inaugurazione della mostra a Santo Spirito

Le interviste di Cronaca Eugubina

Abbiamo intervistato la rappresentante dell’ambasciata ungherese Tünde Hagymási e il vice sindaco di Sant’Andrea Dorottya Gyurk per sapere alcuni dettagli sula mostra. 

Come nasce l’idea di tradurre il gemellaggio amministrativo in gemellaggio artistico pittorico?

Tutto nasce dalla rete di città gemellate tra loro (Gubbio, Salon de Provence, Huntington, Godmanchester, Wertheim e Szentendre) che da tempo lavorano a progetti di varia natura. Gubbio e Szentendre hanno formalizzato il gemellaggio nel maggio 2016. La mostra si inserisce in questo contesto, sono presenti le opere di 17 artisti. La mostra è organizzata da una fondazione della città di Sant’Andrea, considerata città per eccellenza di pittori e artisti contemporanei dell’Ungheria“.

La mostra ha il titolo “La Porta“. Quale è il significato? Perché questo titolo?

La mostra prende il suo nome dal romanzo di un importante pittore ungherese Antal Szerl il cui titolo è ‘Il viaggiatore e il chiaro di luna’, in cui viene menzionata Gubbio con le sue porte del morto. La porta tuttavia non è solo elemento architettonico che accomuna le due città, ma ha anche valenza simbolica: si può aprire ad amici, conoscenti e popoli. La porta come mezzo attraverso il quale si conosce l’arte di Sant’Andrea“.

Di Fabiana Blasi e Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina