Il centrocampista Matteo Brighi: “Ci mettiamo la faccia perché sappiamo che sono le nostre prestazioni a far fischiare o gioire i tifosi. Quello che vorrei sottolineare è la parola ricominciare, che è quella che ci deve unire in questo momento“
PERUGIA (F.C.) – Questo pomeriggio (mercoledì 25 ottobre), presso la sala stampa dello stadio “Renato Curi” di Perugia, si è svolta una conferenza stampa, durante la quale sono intervenuti il presidente Massimiliano Santopadre, il responsabile dell’area tecnica Roberto Goretti, i giocatori biancorossi Matteo Brighi e Massimo Volta, a meno di 24 ore dalla sconfitta in casa contro il Cesena, che è costata la panchina a mister Federico Giunti.
“Da presidente – ha esordito Santopadre – sono responsabile di tutto quello che sta accadendo, è chiaro che ho fatto degli errori. La prima cosa che voglio dire è che quando accade questo non è colpa di una persona, quindi assolvo Federico Giunti, perché è troppo facile dire che abbia sbagliato l’allenatore.
Dopo 5 partite 13 punti, qualcuno dice che io parlavo di Serie A, invece ho sempre cercato di smorzare gli animi, perché avevo paura che subentrasse il fatto che tutto fosse semplice, tutto fosse bello, che era l’anno giusto, che saremmo andati in Serie A e che non ci sarebbe stato nessun problema.
Un tam tam che diventa talmente grande che subentra la convinzione che non ci sia quasi bisogno di giocare le partite, oltre ad aver condizionato me, voi giornalisti, i tifosi, ha condizionato anche i ragazzi questo pensiero che veramente sono fortissimi.
Poi accade la contestazione che non è preventivabile da nessuno, si creano fratture, l’ambiente si inasprisce e il risultato è che la squadra va in totale confusione.
Prima di andare via, non potrei mai lasciare una squadra in una categoria inferiore, quindi ricompattiamoci, datemi la possibilità di rimanere lucido, abbiamo la necessità di ripartire tutti insieme. Se società, squadra e tifosi non si ricompattano, retrocediamo.
Aiutateci a far rimanere il Perugia in Serie B, ora dobbiamo soltanto pensare a salvarci, a fare questi benedetti 50 punti e rasserenarci. Sull’allenatore stiamo valutando 3-4 nomi, entro domani sera il Perugia avrà l’allenatore“.
“Sul nuovo allenatore – ha proseguito Roberto Goretti – stiamo valutando, vogliamo fare con calma ed attenzione, forse non ci sarà oggi, forse non ci sarà domani. Dobbiamo prendere la decisione con calma e cercare di non sbagliare. Ripartiamo dall’unione di intenti, dal fatto che dobbiamo ricompattarci tutti insieme, da perugino credo che se siamo uniti siamo forti“.
“Siamo qua come componente squadra – ha affermato Matteo Brighi – per metterci la faccia e prendere le colpe, perché una parte delle colpe è la nostra e ci assumiamo la responsabilità in primis dell’esonero del Mister.
Ci mettiamo la faccia perché sappiamo che sono le nostre prestazioni a far fischiare o gioire i tifosi. Quello che vorrei sottolineare è la parola ricominciare, che è quella che ci deve unire in questo momento“.
Dello stesso avviso è Massimo Volta: “Abbiamo voluto dare un segnale di compattezza, di vicinanza nostra verso la società. Siamo consapevoli della difficoltà che stiamo attraversando in campo, delle prestazioni indecenti che stiamo facendo, faccio fatica a dirlo, ma chiedo ai tifosi di starci vicino, perché solo con il loro aiuto possiamo uscire da questa situazione.
Può venire chiunque, ma se noi giocatori non ritroviamo quella serenità, quella compattezza che ci ha contraddistinto faremmo fatica. Penso che ora l’obiettivo principale sia la salvezza, non voglio più sentir parlare di altri obiettivi“.
Fotografie Andrea Pomponi