Durante questo incontro, è stato inoltre confermato che il nuovo Vescovo di Gubbio si insedierà ufficialmente il 3 dicembre, dopo aver percorso il Sentiero Francescano da Assisi a Gubbiocon don Paolucci che lo ha pensatocome un pellegrinaggio quasi personale di avvicinamento di conoscenza, di preghiera

Foto Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

Mons. Mario Ceccobelli e il suo successore

GUBBIO (F.C.) – Questa mattina (giovedì 19 ottobre), presso il Seminario Diocesano di Gubbio, il nuovo Vescovo Don Luciano Paolucci Bedini ha incontrato la stampa locale, assieme a Mons. Mario Ceccobelli.

Durante questo incontro, è stato inoltre confermato che il nuovo Vescovo di Gubbio si insedierà ufficialmente il 3 dicembre, dopo aver percorso il Sentiero Francescano da Assisi a Gubbio, con don Paolucci che lo ha pensato “come un pellegrinaggio quasi personale di avvicinamento di conoscenza, di preghiera“.

Per meha esordito Mario Ceccobelliè motivo di grande gioia, perché sapete quanto abbiamo rischiato come Diocesi, ancor prima della mia nomina. Ora siamo tutti d’accordo che la Diocesi di Gubbio non può non avere un vescovo, successore di Sant’Ubaldo per tanti motivi, il motivo più valido, secondo me, è perché è una chiesa ancora viva, vivace e sono convinto che durerà anche dopo il Vescovo Luciano. Sono contento di stare qui accanto al mio successore, sono felice perché questo giovane, con la sua immagine, dà l’idea di una Chiesa che corre“.

Foto Luciano Paolucci Bedini

Il nuovo Vescovo di Gubbio Don Luciano Paolucci Bedini

Il primo pensieroha proseguito Don Luciano Paolucci Bediniè stato un po’ egoista, ho pensato sono troppo giovane, ho un incarico impegnativo, importante, ma anche che vivevo con passione da Rettore del Seminario regionale della Marche e tanta paura.

Poi, devo dire anche che il primo pensiero riguardante Gubbio è stato menomale  che sono venuto a Gubbio, perché il giorno che sono stato nominato Vescovo hanno nominato anche il Vescovo di Lecce e il Vescovo di Pinerolo e non era la stessa cosa. 

Gubbio la conoscevo per turismo, è molto bella e sicuramente è molto accogliente e molto vicina alle Marche per stile, per cultura, è stata anche la gioia di poter dire a Gubbio ci vado molto volentieri“.

Paolucci Bedini ha inoltre parlato del Sentiero Francescano e del rapporto tra Gubbio e Assisi: “E’ la storia che ci ricorda il Sentiero che ci dà una traccia, un’orizzonte su cui riflettere, dialogare o tornare a dialogare.

Foto Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini incontrano la stampa locale

Anche Sant’Ubaldo è considerato il santo della riconciliazione e della pace, quindi le cose si incontrano, però aggiungerei una cosa che Francesco può fare questo sentiero perché ha la pace nel cuore, che ha conosciuto nel Signore Gesù, quindi questo Sentiero diventa anche il Sentiero della conversione. Sicuramente questi sono temi che si incontrano e li rilanceremo“.

Ho trovato la pace nel cuoreha raccontato il Vescovo eletto di Gubbioper dire si al Santo Padre, nell’accogliere questa responsabilità così grande, quando dentro di me è riaffiorato il pensiero che 22 anni fa, con tanta gioia e anche fiducia, ho consegnato la mia vita alla Chiesa, al sacerdozio.

Nella mia prima intervista ho detto che i Santi sono i tesori della Chiesa, abbiamo il dovere di custodirli, ma la loro santità è un regalo, quindi non dobbiamo temere questa cosa. Sant’Ubaldo sarà un Patrono per me, penso di arrivare e di avere alle spalle un Santo vescovo che protegge il Vescovo“.

Foto Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

Il 59° e il 60° successore di Sant’Ubaldo Mario Ceccobelli e Luciano Paolucci Bedini

E poi una parola sulle prime cose che farà quando sarà qui a Gubbio: “La prima cosa seria che desidero fare è conoscere tutti i sacerdoti, incontrarli, sapere cosa stanno vivendo, come stanno ed entrare in relazione fraterna con loro.

La prima cosa meno seria, ma anche quella bella è conoscere le bellezze di questa città, di questa Diocesi. Andare a visitare i musei, i monumenti, le Chiese, perché credo sia una ricchezza dalla quale riceviamo tanto e poi adesso questa è casa mia, è la mia città, la mia Diocesi“.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina