Gianfranco Gavirati: “Appena vidi la statua finita rimasi a bocca aperta dalla sua bellezza. Ogni volta che passo lì, il pensiero va al mio caro amico Enzo che non c’è più, ma anche al sudore e alla fatica che abbiamo messo per realizzare la statua, che fortunatamente nel tempo ha riscontrato molti apprezzamenti da parte di turisti e critici d’arte“
GUBBIO – Il prossimo 11 ottobre ricorre il 20° anniversario dell’inaugurazione della statua in bronzo di tre metri che ritrae San Francesco e il Lupo, posta di fronte all’ex Ospedale in piazza Quaranta Martiri.
L’idea di realizzare quest’opera nacque tra il 1992 e il 1993, grazie all’impegno del fotografo e pittore eugubino Gian Franco Gavirati e del suo caro amico Enzo Menichelli, scomparso lo scorso anno.
“Abbiamo avuto quest’idea – ha raccontato Gavirati a Cronaca Eugubina – dopo le diverse richieste che ricevevamo da parte dei turisti su dove si potesse visitare una statua di San Francesco e il Lupo, mentre in quel periodo era presente solo un pannello alla Vittorina. Quindi abbiamo pensato al progetto di fare una statua a tutto tondo all’interno del centro storico“.
La statua fu realizzata dall’eugubino, che all’epoca risiedeva a Terni, Roberto Bellucci, insegnante di storia dell’arte nonché pittore e scultore. Il primo passo del progetto fu la creazione di un bozzetto, prima un disegno su carta per decidere in quale posizione raffigurare i due personaggi e poi un bozzetto di creta che raffigurò il disegno scelto per vedere come sarebbe venuta la statua vera e propria.
In un secondo momento, sono state contattate diverse fonderie in giro per l’Italia per la realizzazione della statua, scelta che poi è ricaduta su una fonderia di Verona che realizzò l’opera in bronzo, materiale scelto appositamente da Gavirati e Menichelli.
Fu un’idea subito molto apprezzata dai frati francescani, dal Vescovo dell’epoca Don Pietro Bottaccioli e dall’allora sindaco di Gubbio Paolo Barboni, che appoggiarono in toto il progetto.
“Per la realizzazione – ha proseguito Gianfranco Gavirati – ci ha aiutato l’architetto Augusto Solano che ha realizzato il progetto definitivo da presentare per poter ricevere tutti i permessi di cui avevamo bisogno e poi è stato fondamentale il contributo della Società Operaia e delle varie corporazioni: Università dei Falegnami, Università dei Fabbri, Università dei Calzolai, Università dei Sarti e Università dei Muratori, ma anche il contributo del Comitato Romano del Maggio Eugubino“.
Il progetto ricevette il via libera definitivo del Consiglio Comunale il 9 maggio del 1997, in quanto venne ritenuto un monumento utile alla città.
Ci fu solo una variazione rispetto al primo bozzetto, infatti su consiglio di alcuni frati francescani, ai quali Gavirati e Menichelli, avevano mostrato il bozzetto in creta per avere la loro approvazione, fu deciso di non realizzare più la statua su un piedistallo, ma di posizionarla in cima ad una piccola montagnetta perché “Francesco amava la sua madre terra“, come ci ha raccontato Gavirati.
L’inaugurazione era prevista per il 4 ottobre del 1997, ma fu spostata di una settimana, l’11 ottobre, per rispetto della tragedia del terremoto che qualche giorno prima colpì Umbria e Marche, e la Basilica di Assisi.
“Appena vidi la statua finita – ha concluso Gavirati – rimasi a bocca aperta dalla sua bellezza. Sono sempre stato convinto che avremmo portato avanti e concluso questo progetto perché alla fine tutti avevano aderito.
Ogni volta che passo lì, il pensiero va al mio caro amico Enzo che non c’è più, ma anche al sudore e alla fatica che abbiamo messo per realizzare la statua, che fortunatamente nel tempo ha riscontrato molti apprezzamenti da parte di turisti e critici d’arte“.
Di Ilaria Stirati – Fotografie Gianfranco Gavirati