Liliana Cecchi: “Questo centro ha una storia non lunghissima, ma sicuramente avrà un futuro molto lungo, molte cose sono state fatte, è un perno della rete dei servizi socio-sanitari di questo territorio grazie anche alla sinergia che si è creata con le Istituzioni

Foto Casa di Riposo Mosca

Tante persone oggi alla Casa di Riposo Mosca

GUBBIO – Questo pomeriggio (sabato 16 settembre), presso la Casa di Riposo Mosca, è stato presentata la mostra fotografica Sundowning La sindrome del tramonto, realizzata da Moreno Bocci, che raffigura gli anziani affetti da Alzheimer, ospiti del Centro Diurno Alzheimer, sia quando sono felici, allegri, sia quando la malattia si fa soffrire maggiormente.

All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore alle politiche sociali Rita Cecchetti, la presidente della Cooperativa sociale Asad Liana Cecchi, la presidente della Casa di Riposo Mosca Paola Biraschi.

Foto Filippo Stirati

Il Sindaco Stirati

Le massime istituzioni della città laiche e religioseha dichiarato il Sindaco Stiratisovrintendono la Casa di Riposo Mosca, uno dei luoghi che storicamente ha rappresentato una grande manifestazione d’interesse, di cura, di solidarietà nei confronti della persone più deboli, delle persone anziane.

Devo dire che questo equilibrio di carattere istituzionale ha rappresentato una grande garanzia per questo luogo.

Credo che in questi anni, grazie all’azione importante delle operatrici della Cooperativa Asad, dei giovani volontari, ma anche all’attenzione delle famiglie che sono vicine calorosamente a questo luogo, abbiamo fatto dei grandi passi da gigante nelle attenzioni, nelle politiche, negli interventi, nella vicinanza, nella promozione sociale che è stata condotta all’interno di questa sede.

Foto Casa di Riposo Mosca

La mostra Sundowning La sindrome del tramonto

Voglio complimentarmi con l’autore di questa mostra fotografica perché c’è tanta umanità, c’è tanta professionalità, tanta bravura, tanto colpo d’occhio e queste foto sono veramente una meravigliosa antologia della vita che viene vissuta in questo luogo. Grazie per questo impegno, grazie al Centro Alzheimer per tutto quello che realizza in un compito difficile, impegnativo, ma anche carico di soddisfazioni”.

Trovarsi quiha dichiarato Liana Cecchiè un momento importante perché avere occasioni per poter riflettere su quella che è la patologia dell’Alzheimer è sempre importante per far capire anche l’impatto sociale di questa malattia. Una malattia che non colpisce purtroppo soltanto l’anziano, ma colpisce anche il contesto sociale, la famiglia di riferimento.

Foto Sundowning La sindrome del tramonto

Sundowning La sindrome del tramonto

Questo centro ha una storia non lunghissima, ma sicuramente avrà un futuro molto lungo, molte cose sono state fatte, è un perno della rete dei servizi socio-sanitari di questo territorio grazie anche alla sinergia che si è creata con le Istituzioni.

La mostra ha l’obiettivo di farci vedere i volti delle persone, perché attraverso i volti delle persone, al di là di mettere a confronto i momenti bui e quelli più rosei della vita dell’anziano, abbiamo l’opportunità di poter capire quale possa essere stata la loro vita, le loro emozioni, quello che ancora possono dare”.

Abbiamo deciso di fare questa mostraha dichiarato Moreno Bocci, colui che ha fotografato gli anzianiche prevede di ritrarre le persone con Alzheimer, nel momento in cui sono presenti disturbi comportamentali: ad esempio quando ansia, apatia si acuiscono, ma anche ritrarre il fatto che queste persone non sono solo questo.

Foto Moreno Bocci

Moreno Bocci

Con la partecipazione al centro, con lo stare insieme e le attività proposte possono far emergere delle risorse che non sempre mostrano. Vorrei che prestaste attenzione alla mimica facciale che rimane sempre un fattore rilevante per capire se ciò che stiamo proponendo sia un’attività efficace”.

Durante il pomeriggio, anche l’assessore Rita Cecchetti e la presidente Paola Biraschi hanno voluto sottolineare la storia, seppur breve, l’importanza e la funzione sociale del Centro Diurno Alzheimer. Al termine degli interventi, è stato offerto a tutti i presenti un aperitivo per stare tutti in compagnia.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina