Luca Cuccarini: “Le città di Assisi e Perugia sono già in ripresa, qui a Gubbio invece è ancora tutto fermo. La nostra città non ha utilizzato la scia della pubblicità di promozione regionale. Addirittura, nell’ultimo bilancio comunale, sono stati stornati 100 mila euro dal turismo per destinarli alla discarica di Colognola

Foto Via Federico da Montefeltro

Via Federico da Montefeltro deserta domenica 11 giugno

GUBBIO – Da giorni a Gubbio si è acceso un vivace dibattito circa le strategie più efficaci da mettere in campo per portare di nuovo turismo nella nostra città, dopo il tracollo dei flussi turistici nel periodo post terremoto.

I dati relativi al mese di maggio 2017 forniti a Cronaca Eugubina dall’assessore Oderisi Nello Fiorucci sono impietosi-35,31 di arrivi -19,51 di presenze, che tradotti ulteriormente significano 6.290 arrivi complessivi e 14.972 presenze complessive nel mese di maggio 2017.

Il confronto tra il settore alberghiero e quello extralberghiero è il seguente: nel mese di maggio 2017 il settore alberghiero ha registrato -27,90 di arrivi e soltanto -1,16 di presenze. Mentre il settore extralberghiero ha registrato -46,27 di arrivi -42,20 di presenze.

Crisi nera dunque per il settore extralberghiero. Abbiamo contattato telefonicamente Luca Cuccarini, giovane titolare di un agriturismo a Gubbio, per avere una chiave di lettura della situazione da una persona che quotidianamente vive i problemi del settore turistico.

Foto Luca Cuccarini

Luca Cuccarini

Allora Cucccarini, è eccessivo parlare di crisi nera, oppure le cose stanno davvero così?

La situazione certificata dai dati in vostro possesso è drammatica, si tratta della più grossa crisi dal 1997 ad oggi.afferma Luca CuccariniTale situazione è dovuta in maniera particolare alla disinformazione sul terremoto. Dall’Amministrazione comunale ci aspettavamo soluzioni ai problemi, invece hanno soltanto preso atto di ciò che sta succedendo. 

Occorre presentare progetti in Regione, e diffondere il marchio Gubbio nel mondo, anche attraverso la creazione di un ufficio stampa che si occupi in maniera specifica di comunicazione. 

Le città di Assisi e Perugia sono già in ripresa, qui a Gubbio invece è ancora tutto fermo. La nostra città non ha utilizzato la scia della pubblicità di promozione regionale. Addirittura, nell’ultimo bilancio comunale, sono stati stornati 100 mila euro dal turismo per destinarli alla discarica di Colognola“.

Foto Gubbio

Via Piccardi

I dati del settore alberghiero ed extralberghiero messi a confronto sono impietosi per quest’ultimo settore: nel mese di maggio 2017 gli arrivi hanno fatto registrare -46,27, le presenze -42,20. A che cosa è dovuta, secondo lei che è un operatore del settore, questa crisi? 

I turisti che vengono a visitare Gubbio preferiscono pernottare nelle strutture cittadine, molti di loro hanno paura di dormire nelle strutture ricettive di campagna perché le considerano poco sicure, sempre a causa della cattiva informazione sul terremoto. 

La crisi del settore extralberghiero dal mese di maggio in poi, senza fondi e senza idee, è destinata a peggiorare. In Parlamento si sta lavorando per il riconoscimento del danno indiretto, speriamo che le decisioni siano prese da Camera e Senato in tempi brevi“.

Che cosa si può fare nell’immediato per tamponare questa situazione di crisi, in attesa di misure più importanti? 

Una pubblicità congiunta Comune Regione dell’Umbria per ampliare la rete dei contatti a beneficio della città di Gubbio. In questo momento possiamo dire che è finita la ricerca turistica. E questa è una cosa molto grave“.

Di Francesco Caparrucci