Massimo Capacciola: “È un libro importante, se ne sentiva la necessità perché rappresenta un unicum, un tentativo di tratteggiare la storia, la civiltà umbra da un punto di vista del sacro femminile, che non vuol dire solo donne, ma anche la terra dove la civiltà umbra è cresciuta che è una terra femmina, umiliata negli anni, nei secoli precedenti

Foto Francesco La Rosa

Francesco La Rosa

GUBBIO – E’ stato presentato venerdì 9 giugno, presso la Chiesa di Santa Maria dei Laici detta dei Bianchi, a Gubbio, il volume “Sacro femminile in Umbria”, questo il titolo del libro che il noto blogger perugino, Francesco La Rosa.

Il libro, realizzato con la collaborazione di Mariella Cutrona e Francesca Gaia Minore, con la partecipazione al progetto editoriale di Enrico Bellani e Franco Valentini, prende in esame la storia delle mistiche ed è un viaggio tra le pieghe di un patrimonio unico e affascinante. 

L’iniziativa voluta e promossa dal Polo Museale Diocesano e dall’Associazione Culturale La Medusa, riprende una tematica già cara al circuito diocesano museale, infatti è di qualche anno fa l’iniziativa dell’Associazione MEU-Musei Ecclesiastici Umbri, che sviluppava proprio la tematica del sacro femminile in arte attraverso incontri, dibattiti e mostre, iniziativa a cui il Museo Diocesano eugubino a partecipato con importanti iniziative sul territorio. Alla presentazione del libro ha partecipato anche Monsignor Mario Ceccobelli. 

Il volume non tratta soltanto la storia delle sante ha affermato Francesco La Rosaperché ho voluto spaziare anche attraverso il concetto di sacralità che Massimo Capacciola ha ben spiegato nel suo intervento. Parlare della donna laica può sembrar banale, ma in effetti abbiamo centrato la sua sacralità perché abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione la questione femminile che in questo momento è molto dura per tutti, ma per la donna in maniera particolare“.

Foto Massimo Capacciola

Il dottor Massimo Capacciola

Non potevo sottrarmi all’invito che Francesco La Rosa mi ha fattoha dichiarato Floriana La Roccaquindi sono venuta con molto piacere a Gubbio a leggere la fiaba contenuta nel suo libro, la Fata Burlona, ma soprattutto per mettere ancora una volta in risalto le bellezze, le possibilità e la forza di questa terra umbra, a volte così bastonata dagli eventi naturali di cui tutti sappiamo, ma che con grande forza il popolo umbro è riuscito ad affrontare, quindi si risolleva e continuerà a risollevarsi.

In ogni caso, in questo libro c’è la bellezza tutta declinata al femminile e non solo, c’è il coraggio e la possibilità di rinascere quindi viva le donne sempre e comunque“.

È un libro importanteha affermato a Cronaca Eugubina Massimo Capacciolase ne sentiva la necessità perché rappresenta un unicum, un tentativo di tratteggiare la storia, la civiltà umbra da un punto di vista del sacro femminile, che non vuol dire solo donne, ma anche la terra dove la civiltà umbra è cresciuta che è una terra femmina, umiliata negli anni, nei secoli precedenti.

Foto Floriana La Rocca

Floriana La Rocca

È una terra che però è sempre stata portatrice di fecondità, come in fondo la donna, quindi questo è un libro da consigliare, un libro agevole fatto con l’apporto di una ventina di scrittori e non parla solo di storia, parla di artigianato, di antropologia, anche delle donne sante umbre che ce ne sono tante, però è un libro dedicato anche a tutte quelle donne che non hanno un nome e che non hanno avuto una storia, ma che hanno fatto la storia dell’Umbria“.

Il libro “Sacro Femminile in Umbria” sarà possibile trovarlo in vendita sia alla Chiesa di Santa Maria dei Laici che presso la libreria Fotolibri.

Di Ilaria StiratiVideo Cronaca Eugubina