Don Mirko Orsini: “Rendici sempre capaci di vedere le cose belle di questa Festa, e aiutaci a migliorare nelle cose che ancora portano il profondo peso dell’umanità e della divisione. Sant’Ubaldo riempi i nostri cuori del tuo amore. E riempi i nostri occhi di una luce nuova, per vedere Cristo e i nostri fratelli

Foto Festa dei Ceri 2017

I tamburini alle prime luci dell’alba (foto Simone Grilli)

GUBBIO – E’ cominciata lunedì 15 maggio 2017 alle ore 4,15 in via Sperelli, la lunga giornata della Festa dei Ceri 2017. I tamburini si sono ritrovati lì, e sono poi partiti per “svegliare” Capitani e Capodieci.

Nelle fotografie del fotografo Simone Grilli, che ha seguito la Festa fin dalle prime luci dell’alba, si possono vedere i Capodieci Roberto Guidarelli (Sant’Ubaldo), Pietro Tognoloni (San Giorgio) e Saverio Borgogni (Sant’Antonio) lunedì mattina presto prima che il corteo dei Ceri si recasse al Cimitero. Sveglia dei tamburini anche per i Capitani Moscatelli e Fiorucci, con le nuove divise napoleoniche.

Messa al Cimitero di Gubbio (foto Simone Grilli)

Al civico cimitero, alla presenza del sindaco Filippo Stirati, si è tenuta una breve Messa in onore dei ceraioli scomparsi e di tutti i defunti eugubini. Deposta una corona di fiori ed emozionanti squilli di tromba da parte del trombettiere Marco Tasso.

La mattinata ha vissuto un altro momento intenso alla Chiesetta dei Muratori (appena ristrutturata), con la Messa e l’uscita dei Santi tra gli applausi dei ceraioli. Ha officiato don Mirko Orsini, Cappellano della Festa dei Ceri. E’ al momento in corso la sfilata, cui seguirà l’Alzata in piazza Grande. 

Questi i Capitani del 2018 estratti nel 2016: Francesco Rossi (Primo Capitano) e Mauro Guardabassi (Secondo Capitano). Mentre stamane per l’anno 2019 sono stati estratti Fabio Tomassini (Primo Capitano) e Ubaldo Stocchi (Secondo Capitano).

Foto Alzata dei ceri 2017

Alzata dei Ceri 2017

L’Alzata in piazza Grande 

Piazza Grande gremita di ceraioli, cittadini e tanti turisti con delegazioni da Jessup e Thann, città gemellate con Gubbio. Presente anche una delegazione di pellegrini dalla Polonia, ricevuti nei giorni scorsi in Comune dal sindaco Filippo Stirati e dal vescovo Monsignor Mario Ceccobelli.

In mattinata, al termine della Messa nella Chiesetta dei Muratori officiata da don Mirko Orsini, sono stati estratti i Capitani per la Festa dei Ceri 2019: sono Fabio Tomassini (Primo Capitano) e Ubaldo Stocchi (Secondo Capitano). Questi invece i Capitani del 2018 estratti nel 2016: Francesco Rossi (Primo Capitano) e Mauro Guardabassi (Secondo Capitano).

Foto Roberto Guidarelli

Roberto Guidarelli bacia Sant’Ubaldo (foto Simone Grilli)

La sfilata è passata tra un muro compatto di ceraioli, che hanno salutato e festeggiato i Capodieci Roberto Guidarelli (Sant’Ubaldo), Pietro Tognoloni (San Giorgio), Saverio Borgogni (Sant’Antonio). Poi la benedizione del vescovo Mario Ceccobelli e la consegna delle chiavi della città ai Capitani.

rintocchi del Campanone hanno scandito le fasi della cerimonia istituzionale, prima dell’uscita dei Capodieci, dei Ceri e delle brocche dei Ceri da Palazzo dei Consoli. I Capodieci sono saliti sulle barelle, uno sguardo emozionato al Campanone e via il lancio delle brocche e l’Alzata dei Ceri.

Foto Callata dei Neri

La Callata dei Neri (Foto Simone Grilli)

La Corsa del pomeriggio

La Processione di Sant’Ubaldo è sfilata come di consueto tra due ali compatte di ceraioli, lungo Corso Garibaldi e poi risalendo via Dante. Da lì i Ceri sono partiti per percorrere a grande velocità la Callata dei Neri, e Corso Garibaldi dove Sant’Ubaldo ha avuto una piccola incertezza all’altezza delle colonne di Barbi. 

Poi, in fondo via Cairoli, il Cero di Sant’Ubaldo è caduto pochi metri prima di fermarsi. Il Santo è stato gravemente danneggiato dalla caduta, tanto che i ceraioli santubaldari hanno dovuto sostituirlo con il Santo della taverna. Splendido il mercato e l’ingresso a San Martino, con una legggera incertezza di San Giorgio al Bargello.

I Ceri sono stati impeccabili nella restante parte del percorso, fino all’ascesa finale al Monte Ingino, sotto una pioggerella che ha ricominciato a farsi sentire dalle ore 19 in poi. Sant’Ubaldo è riuscito a chiudere il Portone della Basilica. Il Capodieci Roberto Guidarelli ha salutato i ceraioli presenti in Basilica, al termine di una giornata davvero molto emozionante per lui.

Dopo le tre girate nel Chiostro, il Cero e il Santo di Sant’Ubaldo sono stati riposti in Basilica. Sono quindi entrati in Basilica San Giorgio e Sant’Antonio, con grandi applausi per i Capodieci Pietro Tognoloni e Saverio Borgogni, autori di una corsa perfetta. Inchini reciproci e tanti applausi.

Foto Don Mirko Orsini

Don Mirko Orsini

Le parole di don Mirko Orsini in Basilica 

Don Mirko Orsini ha così parlato in Basilica: “Vi chiedo ancora un ultimo sforzo, un breve pensiero al termine di questa bellissima giornata. Siamo qui, O sant’Ubaldo, al termine di questa giornata per ringraziarti di questa giornata. Voglio ringraziarti perché in questi giorni ho trovato una comunità ceraiola attenta alle persone più in difficoltà, più bisognose, capace di portare gioia e serenità anche negli ambienti più difficili.

Voglio ringraziarti Sant’Ubaldo perché in questi giorni ho visto una comunità ceraiola duramente colpita per la scomparsa di un caro fratello, ho visto una comunità ceraiola unita nella preghiera al Santo e nella fede al Santo Patrono. Voglio ringraziarti Sant’Ubaldo, perché ho visto stasera tante persone giungere qui in Basilica e depositare il mazzolino sulla tua urna, a testimonianza del fatto che ancora siamo capaci di riporre le nostre vite nella tua vita.

Voglio ringraziarti Sant’Ubaldo perché anche stasera ho visto una mamma in attesa appoggiarsi alla tua urna e affidare la sua vita e la vita del suo bambino a te. Voglio ringraziarti Sant’Ubaldo perché ancora ci rendi capaci di fare grandi cose. Voglio ringraziarti Sant’Ubaldo perché non ho visto la corsa dei Ceri ma la Festa dei Ceri, in tuo onore.

Rendici sempre capaci di vedere le cose belle di questa Festa, e aiutaci a migliorare nelle cose che ancora portano il profondo peso dell’umanità e della divisione. Sant’Ubaldo riempi i nostri cuori del tuo amore. E riempi i nostri occhi di una luce nuova, per vedere Cristo e i nostri fratelli”.

Si è cantato “O lume della fede” in un clima di rinnovata concordia. Sotto un cielo di nuovo stellato, la Processione con i tre Santi ha fatto rientro in città, dove nelle taverne e nelle piazze che ospitavano le musiche dei Ceri si sono consumati gli ultimi istanti della Festa 2017.

Di Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina e Simone Grilli 

Video Cronaca Eugubina