Ci vogliono all’incirca quattro giorni, cottura compresa, per la preparazione del baccalà alla ceraiola. La prima cosa che si fa con questo pesce è spezzarlo, poi viene messo in acqua. Acqua che va cambiata due volte al giorno e dopo si provvede a salarlo. Poi inizia la cottura, per poi consegnarlo, come da tradizione, il 14 maggio

Foto baccalà

La preparazione del baccalà alla ceraiola 

GUBBIO – Come ogni Festa dei Ceri, non può mancare il 14 maggio il tradizionale baccalà alla ceraiola, che viene rigorosamente preparato dall’Università dei Muratori sotto gli Arconi di Palazzo dei Consoli in via Baldassini.

Come ci hanno raccontato alcuni muratori presenti fin dalla mattina presto, quella del baccalà alla ceraiola è una tradizione che si tramanda da diverse generazioni e di cui si sono sempre occupati i muratori. Questa è una tradizione che è nata dal fatto che in passato il baccalà veniva considerato il pesce dei poveri, uno dei meno costosi che si usava per fare vigilia. Mentre ora è uno dei pesci più costosi, ma nonostante questo la tradizione rimane.

Foto baccalà dei Ceri 2017

Lavorazione del baccalà alla ceraiola

La preparazione del baccalà è lunga ed elaborata: ci vogliono all’incirca quattro giorni, cottura compresa. La prima cosa che si fa con questo pesce è spezzarlo, poi viene messo in acqua, come si può notare dalle foto. Acqua che va cambiata due volte al giorno e dopo si provvede a salarlo. Poi inizia la cottura, per poi consegnarlo, come da tradizione, il 14 maggio, anche perché il baccalà va mangiato freddo.

Come alcune famose ricette, quella del baccalà alla ceraiola rimane un segreto, nessuno la svela, la sanno solo coloro che la preparano, resta il fatto che in tutti questi anni è rimasta sempre quella originale, senza mai essere modificata.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina