Fabrizio Cece: “Questa è la documentazione storica, in particolare alle tre corporazioni principali, Muratori e Scalpellini, Merciai e Contadini, era riservata per obbligo statutario l’offerta di un Cero grande alla Chiesa del Santo, posta in cima al Monte Ingino

Foto Fabrizio Cece

Sala ex Refettorio della Sperelliana gremita di gente

GUBBIO (F.C.) – Mercoledì pomeriggio Fabrizio Cece ha tenuto un incontro, presso l’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, intitolato “Nel segno di Ubaldo. Breve storia della Festa dei Ceri”, organizzato con il sotegno dell’Università della Terza Età di Gubbio.

È la prima voltaha dichiarato Fabrizio Ceceche mi cimento in una relazione sulla Festa dei Ceri. Le origini pagane della Festa sono ancora misteriose perché abbiamo dei documenti per certi periodi e per altri no. Questa è la situazione ad oggi, perché per fortuna la ricerca non si ferma mai, nella storia il punto è difficile da mettere. La storia documentata della Festa dei Ceri ci ricorda che questa celebrazione trae origine da quella che veniva fatta, già nel XIV secolo in onore di Sant’Ubaldo, cittadino, vescovo e patrono di Gubbio, il 15 maggio.

Questa è la documentazione storica, in particolare alle tre corporazioni principali, Muratori e Scalpellini, Merciai e Contadini, era riservata per obbligo statutario l’offerta di un Cero grande alla Chiesa del Santo, posta in cima al Monte Ingino.

Era un obbligo statutario, quindi andava onorato, era una norma di legge, il perché di questo non lo sappiamo. Tutta la storia documentata inizia con lo statuto del Comune di Gubbio del 1338, che era la legge locale che governava il Comune. Poi non sappiamo nulla o quasi della Festa dei Ceri dal 1338 al 1458, però sappiamo che veniva fatta.

Foto Fabrizio Cece

Fabrizio Cece

Quello del 1458 è uno dei primi documenti sui Ceri, ma per avere una descrizione analitica della Festa, bisogna attendere addirittura il 1602, mentre nel 1684 si iniziò a parlare dei Santi. Come è possibile notare alcuni termini che utilizziamo oggi sono di estrazione militare”.

Fabrizio Cece ha poi continuato a raccontare la storia della Festa affermando che fino al 1798 continuò a svolgersi regolarmente, mentre è nell’Ottocento che iniziarono i primi problemi con il Comune che appaltò prima il Cero di San Giorgio, nel 1806, e poi anche quello di Sant’Antonio, nel 1887. Ciò che è emerso dall’incontro è che il vero anello di congiunzione nella Festa è stata l’Università dei Muratori ed è anche per questo che si va sotto il balconcino dell’Università dei Muratori il 15 maggio.

In una documentazioneha concluso Cecedi quasi 700 anni è successo tutto o quasi, risse oppure bere eccessivamente, bisogna solo scoprirlo nei documenti, non è stato inventato nulla. Gli eruditi di Gubbio del ‘500, ‘600 e ‘700 parlano pochissimo dei Ceri perché intervengono solo quando c’erano dei problemi come potevano essere questi”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina