Un commerciante: “Il Corso dovrebbe stare aperto perché se lo chiudi dovrebbe avere quel valore aggiunto, vedi fioriere o altro, e togliere i cancelli presenti che sono indegni e inguardabili per creare il passeggio tanto da permettere di tenerlo chiuso. Sono praticamente due mesi che il Corso è chiuso e non sono pochi. Bisogna fare un piano per far tornare la gente

Foto Corso Garibaldi

Corso Garibaldi

GUBBIO (F.C.) – I lavori di ripavimentazione, ma anche la chiusura al transito delle autovetture alle ore 18, la mancanza di servizi e di una politica che favorisca gli ingressi al centro città. Questi alcuni problemi che riguardano Corso Garibaldi, la via principale di Gubbio, sollevati da alcuni commercianti che abbiamo intervistato. Di seguito le loro opinioni.

Un commerciate: “Con gli amministratori avevamo concordato di non eseguire lavori nell’ultimo tratto di Corso Garibaldi perché non interessato dal passaggio dei Ceri, invece li stanno eseguendo. Se uno riqualifica il Corso o via della Repubblica e fa iniziative che il turista possa apprezzare, va bene, ma se chiudi e basta è solo un danno per le attività“.

Foto Corso Garibaldi

Corso Garibaldi

Una commerciante: “È un problema enorme, gli incassi sono calati drasticamente, ho saputo che terranno chiuso fino all’11 aprile, quindi la domenica delle palme i turisti vedranno le transenne in Corso Garibaldi. Speriamo che non piova e che non rallenti i lavori, così la Pasqua è salva. La chiusura delle ore 18 è inutile perché non passa più nessuno, penso soprattutto a chi non sempre può venire a piedi“.

Un secondo commerciante: “Gubbio diventa una città dormitorio, con tutte le chiusure di Corso Garibaldi, l’amministrazione comunale non si rende conto che i negozi chiudono. Non c’è una politica che favorisce gli ingressi al centro storico, il Corso è abbandonato alla sporcizia e non curato.

È un mese che non si lavora, i lavori ci hanno penalizzato, ma è un problema che esiste già da prima. L’amministrazione deve andare ad Assisi per imparare come si devono accogliere i turisti. Una via commerciale regge se oltre ai negozi ci sono dei servizi che smuovono un buon numero di persone“.

Foto Corso Garibaldi

La parte alta di Corso Garibaldi

Un terzo commerciante: “Sono lavori che si devono fare, ma c’è modo e modo. Già la difficoltà c’è, poi se mettono il carico da undici va sempre peggio. Ne risento delle difficoltà, ma altri tipi di negozi che vendono prodotti giornalieri ne soffrono di più, rispetto a noi che vendiamo articoli più particolari. Non credo che per rimettere delle mattonelle il Corso deve stare chiuso diversi giorni, è questo che non capisco“.

Un quarto commerciante: “Se si deve fare è giusto che si faccia perché è bello che il territorio sia curato, a parere mio lo fanno in maniera avventata. È una via che fatica molto, non si riesce ad avere quello step per incentivarla e farla tornare rosea.

Per questo dovrebbe stare aperta, perché se la chiudi dovrebbe avere quel valore aggiunto, vedi fioriere o altro, e togliere i cancelli presenti che sono indegni e inguardabili per creare il passeggio tanto da permettere di tenerla chiusa. Sono praticamente due mesi che il Corso è chiuso e non sono pochi. Bisogna fare un piano per far tornare la gente“.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina