Anno 1126 venne a mancare il vescovo Stefano, i perugini a cui era già nota la sua fama di uomo santo, decisero di nominare Ubaldo Baldassini, priore della canonica di Gubbio dei santi Giacomo e Mariano, come suo successore. Sicuramente tale nomina avrebbe stretto un legame indissolubile tra le due città rivali e il priore Ubaldo avrebbe intrapreso una carriera degna del suo rango nobiliare.

Ma per l’umiltà del suo animo al sentir parlare di tali onori la reazione più naturale fu la fuga

Foto Traslazione Sant'Ubaldo

Monsignor Ceccobelli durante la messa

GUBBIO – Sulla scia del successo riscosso da Conoscere il Cammino di San Francesco, L’Associazione Maggio Eugubino in collaborazione con l’Associazione PiccolAccoglienza Gubbio, promuove la realizzazione di un nuovo cammino dedicato a Sant’Ubaldo che avrà inizio domenica 12 marzo dalla Basilica di Sant’Ubaldo e si concluderà a Troppola.

Una esperienza importante che riteniamo ognuno debba vivere per avvicinarsi ai grandi momenti della storia e della spiritualità della nostra terra, al fascino dell’ambiente che ci circonda, al piacere di stare insieme! Conoscere il cammino di Sant’Ubaldo è un percorso che va scoperto volta per volta, una novità che sarà vissuta per la prima volta e che siamo lieti di presentare agli eugubini e agli amici che vorranno unirsi. Le tappe saranno facilmente percorribili e coadiuvate dal trasporto navetta, merenda e pranzo, come d’abitudine.

L’associazione Maggio Eugubino e la Piccola Accoglienza ringraziano tutti ed annunciano, sulla scorta del successo di questo evento, di stare immaginando altri sentieri.

Foto Sant'Ubaldo

Concerto nell’emiciclo esterno alla Basilica

Sulle tracce di Sant’Ubaldo in fuga. Sentiero Ubaldiano da Gubbio a Monte Nerone

Anno 1126 venne a mancare il vescovo Stefano, i perugini a cui era già nota la sua fama di uomo santo, decisero di nominare Ubaldo Baldassini, priore della canonica di Gubbio dei santi Giacomo e Mariano, come suo successore. Sicuramente tale nomina avrebbe stretto un legame indissolubile tra le due città rivali e il priore Ubaldo avrebbe intrapreso una carriera degna del suo rango nobiliare.

Ma per l’umiltà del suo animo al sentir parlare di tali onori la reazione più naturale fu la fuga. Il biografo Tebaldo ce la racconta così: Hoc itaque fugiendi honoris exemplum bonus discipulus imitatus, cum cognovisset quod perusini de se disposuerant, oculte aufugit, et in heremo que inter ambas pares dicitur, per aliquantum se temporis occultavit. (Deciso ad imitare, da discepolo fedele (di Cristo), questa esemplare fuga dagli onori, venuto a conoscenza di quanto i Perugini avevano deciso nei suoi confronti, fuggì segretamente e si nascose per qualche tempo in un eremo che veniva chiamato ‘fra le due parti’).

Foto Sant'Ubaldo

Cappella votiva dedicata a Sant’Ubaldo

Inter ambas partes, ovvero tra le due parti e qui la storia ci porta alle pendici di Monte Nerone sulle tracce del perduto eremo di San Bartolomeo di Vitoschio, anche detto ‘tra le due parti’, per via della divisione del feudo dei Brancaleoni in due parti tra quella della Carda e di Mondelacasa effettuato intorno all’anno 1000. Perduto perché nel 1781 un terribile terremoto ne disperse le rovine.

In località Pian di Molino (Pu) restano però due testimonianze oggetto di un culto fortemente sentito degno di quello eugubino, i luoghi in oggetto sono la chiesetta di Sant’Andrea de Salsis detta anche di Sant’Ubaldo e la grotta di sant’Ubaldo ed è questa la nostra direzione. Ripercorrendo la strada che Ubaldo fece da Gubbio fino all’eremo, passando per Cantiano, per la Pieve di San Crescentino dove avvenne il miracolo del cieco, poi per Acquapartita a vedere l’impronta della mano del santo e giù per le porte del Rio Vitoschio dove il nostro patrono confuso tra gli altri eremiti si nascose dagli onori.

Un nuovo progetto: il Maggio Eugubino, la dott.ssa Elisabetta Carlino, la PiccolAccoglienza ed il comune di Apecchio insieme per dare il via ai lavori per ripristinare e valorizzare il sentiero che porta ai luoghi ubaldiani del Nerone, con l’obiettivo di organizzare collaborazioni, eventi culturali collaterali al sentiero per valorizzare il nostro territorio e le nostre tradizioni

Il Presidente Lucio Lupini