Un orizzonte politico che impegna il Partito Democratico di Gubbio nello sviluppare fattivamente azioni coerenti inclusive all’altezza di questa necessità di ricomposizione e di sviluppo

GUBBIO – Abbiamo la necessità ed il dovere di ripensare il fare politica come servizio pubblico all’altezza delle dinamiche che la contemporaneità ci richiede.

I mutamenti che questa epoca storica ci impone richiedono nuove regole, nuove competenze ed una ritrovata capacità nel partecipare e condividere congiuntamente i processi di trasformazione e di innovazione, rimuovendo atteggiamenti di speculazione intellettuale, correntisti, posizionamento di interesse amicale ed autoreferenzialità!

Questo è il presupposto fondamentale per ridare un orizzonte politico e programmatico credibile, favorendo merito ed idee, che rappresentano il primo mattone immateriale per materializzare la forma del futuro.

La frammentazione politica, forte anche nella nostra città, non aiuta la possibilità di ricomposizione del sistema socio-economico e produttivo, sempre più denucleato ed alla ricerca di nuove strutture di connessione e di senso che motivino un nuovo percorso di sviluppo, capace di conferire sicurezza ed aggregazione sociale, ricreare una comunità coesa e consapevole.

Nell’era del digitale, delle tecnologie declinate ad attività economica e dell’automazione industriale avanzata (a differenza dell’epoca della meccanizzazione) sono fortemente cambiate le dinamiche del mondo del lavoro, dei sistemi relazionali, i circuito delle attività e le stesse funzioni interne alle città/territorio, sempre più alla ricerca di nuove strutture paradigmatiche di connessione e di senso che ridiano valore ad una comunità coesa e solidale.

Utopie concrete se non cambiamo mentalità e modo di operare!

Il futuro parla sempre più di città intelligenti, le trasformazioni dovranno avvenire sempre più all’insegna della riqualificazione, della ricolloccazione, della riconversione ecologica dei processi produttivi, riscoprendo il territorio come valore da non consumare ma da rigenerare come sistema osmotico nel rapporto uomo territorio, fra qualità della vita ed architettura dei luoghi; è questo infatti il primo ciclo produttivo dal dopoguerra che interviene su un ambiente già costruito, che parla di sviluppo senza consumo del suolo.

Una sfida che ci vede già in forte ritardo, come evidente dal rilevante stato di non occupazione lavorativa, a fronte di un immenso lavoro che la stessa rigenerazione urbana sostenibile può generare, consentendo il “riallineamento fra società e contemporaneità”.

Un orizzonte politico che impegna il Partito Democratico di Gubbio nello sviluppare fattivamente azioni coerenti inclusive all’altezza di questa necessità di ricomposizione e di sviluppo.

Gubbio, 28.02.2017     

Gianni FabbrettiSegreteria Partito Democratico di Gubbio