Riccardo Onori: “Nel 2017 vorrei finalmente realizzare un album mio, che penso di registrare tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Mi piacerebbe coinvolgere in questo album alcuni cantanti, non della sfera pop italiana, ma artisti africani, perché è una musica che mi piace molto

Foto Riccardo Onori

Concerto Jam Session al Village

GUBBIO – Grande serata di musica sabato sera al Pub The Village, che ha ospitato uno dei più rinomati musicisti italiani Riccardo Onori, chitarrista storico del cantante Jovanotti.

L’evento ha previsto una masterclass aperta a tutti senza alcuna distinzione di livello, alla quale hanno partecipato circa una quindicina di cantanti, ed un concerto Jam Session, dove i docenti di Al Fondino Corsi, organizzatori dell’evento con l’associazione Arché e la collaborazione del Pub The Village, hanno accompagnato con altri ospiti prestigiosi (tra cui Maurizio Pugno e Sara Jane Ceccarelli) Riccardo Onori per uno spettacolo di grande musica.

Abbiamo intervistato il protagonista della serata Riccardo onori per chiedergli nel dettaglio com’è nata quest’iniziativa e quali saranno i progetti che lo vedranno protagonista nel 2017.

Foto Riccardo Onori

Riccardo Onori

Riccardo, com’è nata l’idea di organizzare questo evento qui a Gubbio?

Innanzitutto vorrei ringraziare Al Fondino Corsi per avermi invitato. Praticamente ho incontrato, per la prima volta, un insegnante del Fondino Francesco Fagiani alla Notte delle Chitarre e mi ha coinvolto in quest’iniziativa di beneficenza per Telethon. Lui non conosceva molto quello che facevo nella vita, non è che mi avesse ascoltato tanto come chitarrista, anche perché mi nascondo bene dietro le varie formazioni.

Quando abbiamo suonato insieme sul palco, lui è rimasto stupito del mio modo di suonare e mi ha detto ‘Perché non facciamo qualcosa, perché non vieni a fare una clinique per i ragazzi del Fondino o per chi fosse interessato?’ Siccome io sono una persona a cui piace moltissimo parlare di musica, perché è un argomento che riguarda la mia vita e la mia passione, ho detto si.

Foto Riccardo Onori

Un momento del concerto

Più che suonarla, ai ragazzi mi piace raccontarla perché comunque l’aspetto strumentale è sempre una cosa molto soggettiva dove ognuno di noi si rapporta personalmente. Far sentire come suoni va bene perché è un linguaggio, ma mi piace più parlare del mio punto di vista per arrivare a come suono, e quello che ci metto dentro alla chitarra”.

È la prima volta che viene a Gubbio?

No, sono venuto diverse volte. Una volta ho suonato al vostro bellissimo anfiteatro, con Massimo Manzi per una rassegna jazz. Ho anche suonato con Stefano Bollani sempre per una rassegna di jazz e poi per oggi qui al Village”.

Foto Riccardo Onori

Riccardo Onori

Come si è trovato nella nostra città?

Gubbio è una bellissima città, è una città strana. Mi piace viaggiare e mi piace sentire a pelle cosa ti dice una città, come quando si conosce una persona. Gubbio è una città molto particolare, è strana e a me affascinano molto le città strane come Torino. Si vede che, in qualche modo, è una città chiusa, che però ha una bella cultura.

Ci sono altre città che mi hanno fatto lo stesso effetto, ovvero Ferrara e Lucca. Soprattutto quest’ultima è simile a Gubbio non tanto nell’architettura, ma nella sensazione che ti dà questa città, di feudo chiuso, ma con grande intensità, con una forte storia alle spalle che senti nelle persone che la vivono”.

Foto Riccardo Onori

Concerto Jam Session

Parlando del futuro, sappiamo che ha scritto la canzone che Samuel dei Subsonica presenterà in questi giorni al Festival di Sanremo, ci può parlare di questo progetto?

Samuel stava scrivendo il suo disco da solista ed era in cerca di brani musicali. Io collaboro spesso con Christian Rigano, il tastierista che lavora con me e con Lorenzo Cherubini “Jovanotti”. Noi abbiamo creato una base e l’abbiamo inviata a Samuel, al quale è piaciuta subito tanto che ci ha rinviato di nuovo il pezzo con un testo ed una melodia sopra. Questo ci ha fatto molto piacere, perché ci ha risposto subito e gli era piaciuta molto.

Foto Riccardo Onori

Riccardo Onori al The Village

Poi ci siamo incontrati con Samuel per lavorare a quel brano lì e anche ad altre cose, di cui un altro pezzo che fa parte del suo disco. Sono rimasto proprio molto contento che abbia scelto, per Sanremo, il brano al quale abbiamo lavorato assieme, è stata una bella soddisfazione per noi perché in un disco ci sono 10-12 brani e lui, per questa importante manifestazione, ha scelto proprio quella canzone.

Non ho in programma di andare a Sanremo, ma me lo gusterò in televisione e sentirò il presentatore che nel presentare questa canzone farà anche il mio nome. È un bel traguardo perché, quando ho iniziato a suonare, non avrei mai pensato di diventare un autore. Tuttavia questa cosa mi piace molto, perché scrivere le canzoni è un aspetto molto importante di questo mestiere, anche perché ti fa suonare meglio e con meno egoismo”.

Foto Riccardo Onori

Onori e Sara Jane Ceccarelli

Guardando sempre al futuro, che cosa ha in programma per il 2017?

Ancora non so bene che cosa succederà nel 2017, il programma è quello finalmente di realizzare un album mio, che penso di registrare tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Mi piacerebbe coinvolgere in questo album alcuni cantanti, non della sfera pop italiana, ma artisti africani, perché è una musica che mi piace molto.

Sarà il primo album a mio nome che faccio, ne ho registrati tanti, ma nessuno a mio nome. Non ho mai sogni grandissimi, penso sempre a desideri desiderabili che non siano troppo grandi. Ho imparato che alla fine se desideri troppe cose, poi non si arriva a nulla. Se riesci a desiderare qualcosa che puoi ottenere, piano piano ottieni sempre di più”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina