Filippo Stirati: “Ha unito tanti aspetti, tanti valori e tante qualità umane, culturali, religiose, spirituali, è stato un grande parroco, un grande animatore e conoscitore del mondo giovanile, uno dei grandi protagonisti della Chiesa nella sua nuova fase del Concilio Vaticano II

La Chiesa che scopriva la questione sociale, che si apriva al mondo, che non aveva paura della storia senza rinunciare ai propri principi, ai propri valori ed alla propria fede profonda

Foto Pietro Bottaccioli

Il feretro di Don Pietro Bottaccioli a San Domenico

GUBBIO – Tantissimi eugubini, giovani e anziani, hanno partecipato oggi pomeriggio (martedì 24 gennaio) ai funerali solenni del Vescovo emerito Don Pietro Bottaccioli, scomparso domenica mattina dopo una lunga malattia.

La cerimonia, che si è svolta nella Chiesa di San Domenico a San Martino, è stata officiata dal Vescovo di Gubbio Monsignor Mario Ceccobelli con la presenza straordinaria del Cardinale Ennio Antonelli.

Alla cerimonia funebre hanno partecipato, tra gli altri, le più alte cariche militari, il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini ed il Consigliere regionale Andrea Smacchi.

Foto Mario Ceccobelli

Monsignor Mario Ceccobelli durante l’omelia

Il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli, nella propria omelia, ha raccontato chi era Don Pietro e gli ultimi suoi giorni di vita: “Pietro era una persona che esprimeva sempre il suo pensiero perché aveva un sacro rispetto della libertà di espressione. in questi dodici anni abbiamo condiviso sempre la preghiera, le mense, le assemblee, i convegni e spesso anche le vacanze.

Con entusiasmo ha accolto il mio invito di raccontare la storia della Chiesa eugubina, un’opera che lo ha impegnato per circa cinque anni. Ci ha lasciato un’opera importante che inserisce la storia della nostra Diocesi nella storia più ampia dell’Italia e dell’Europa. Nella sua ultima settimana di vita ha avuto la gioia di incontrare la Superiora Generale delle Missionarie della Scuola Professoressa Carmela Di Agresti e la Professoressa Di Marco, che lo hanno salutato e gli hanno annunciato la prossima apertura nella nostra città delle attività dell’Università Lumsa da loro fondata.

Di questa notizia Pietro ha goduto profondamente, è stata per lui una grande consolazione. Nei giorni della sua agonia, sono ripetutamente venute a pregare per lui le Monache di Betlemme, comunità religiosa che lui ha accolto nella nostra Diocesi. Queste ultime due visite sono state per lui l’ultima carezza per il bene seminato“.

Foto Pietro Bottaccioli

La Messa a San Domenico

Anche il Cardinale Ennio Antonelli ha ricordato con affetto il Vescovo emerito Bottaccioli: “Porgo un abbraccio spirituale al Vescovo Pietro che entra nella grande assemblea dei santi in cielo. Ho ammirato di lui una personalità ricca, che riunisce insieme la determinazione, l’impegno, la volontà concreta di operare, la gioia e l’allegria di stare insieme, l’entusiasmo per le cose nuove, ma anche la fedeltà.

Amava appassionatamente questa città, amava il presente e il futuro di questa Chiesa. La gioia e l’entusiasmo con cui si dedicava ai giovani, alle suore e alla vita pastorale lo rende, a mio avviso, un uomo del presente che guarda al passato per andare meglio verso il futuro“.

Foto Pietro Bottaccioli

Il sindaco Stirati e le altre autorità presenti in Chiesa

Il sindaco Filippo Mario Stirati ha ricordato Don Pietro con un velo di commozione: “Ricordo con molto piacere e commozione colui che per noi tutti era semplicemente Don Pietrino. Oggi siamo qui con una grande cerimonia solenne, alla quale partecipa la città con tutte le sue espressioni più autentiche, più vere, che esprimono il senso più profondo, i valori di appartenenza, il senso più alto della nostra comunità.

Don Pietro è stato mio insegnante di religione alle scuole medie negli anni ’60 e ho molti ricordi che mi legano a lui. Ha unito tanti aspetti, tanti valori e tante qualità umane, culturali, religiose, spirituali, è stato un grande parroco, un grande animatore e conoscitore del mondo giovanile, uno dei grandi protagonisti della Chiesa nella sua nuova fase del Concilio Vaticano II.

La Chiesa che scopriva la questione sociale, che si apriva al mondo, che non aveva paura della storia senza rinunciare ai propri principi, ai propri valori ed alla propria fede profonda. Colgo l’occasione anche per abbracciare profondamente i suoi familiari, che hanno dimostrato sempre un legame profondissimo con la sua persona“.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina