“Non ce la facciamo più ad andare avanti così – ha aggiunto il capofamiglia – se non risolvono subito il guasto dobbiamo trasferirci da un’altra parte. I bambini fino a venerdì vanno a scuola, ma poi sabato e domenica come faremo? È diventato un problema serio anche lavarsi i denti, per non parlare poi di altre esigenze. E fortuna che abbiamo una stufa a legna per scaldarci“
GUBBIO – Sono rimasti senz’acqua da sabato scorso. Sei giorni senza la possibilità di farsi una doccia, e costretti a recuperare acqua da qualche parte per poter pulire i bagni, per poter cuocere la pasta, per lavarsi i denti. L’interruzione forse è stata causata dal freddo con le le tubazioni che potrebbero essersi “gelate“, oppure da un guasto tecnico. Sta di fatto che da sei giorni per una famiglia di Camporeggiano si è fatta davvero dura.
Oltre ai genitori, ci sono due persone anziane e due bambini piccoli. Subito dopo aver scoperto di essere rimasti… a secco, gli sfortunati eugubini hanno cercato di contattare il gestore del servizio ma le chiamate sono rimaste senza risposta per diverse ore e dopo inutili attese anche di oltre mezzora. Finalmente il colloquio “con un operatore” e la segnalazione del guasto. Poi altri giorni di inutile attesa.
Quindi un’altra segnalazione con un sollecito inoltrato dagli operatori per una pratica aperta con grave ritardo e fino a ieri sera rimasta inevasa. È stato contattato anche il Comune ma senza esito (“il servizio è affidato a un gestore“). E’ stata chiamata la Protezione civile, che è (va sottolineato) entrata subito in azione e ha fatto quello che poteva, ma dei tecnici del gestore nessuna traccia.
“Non ci resta che inoltrare un esposto ai carabinieri – ha detto ieri sera sconsolato uno dei componenti della famiglia sfortunata – in ogni caso chi di dovere deve risolvere in maniera definitiva una situazione che, da quel poco che posso capirci io, non va bene: è possibile che il tubo dell’acqua potabile si trovi a cielo aperto in alcuni tratti nel torrente La Fossa?“.
Che fare? “Non ce la facciamo più ad andare avanti così – ha aggiunto – se non risolvono subito il guasto dobbiamo trasferirci da un’altra parte. I bambini fino a venerdì vanno a scuola, ma poi sabato e domenica come faremo? È diventato un problema serio anche lavarsi i denti, per non parlare poi di altre esigenze. E fortuna che abbiamo una stufa a legna per scaldarci”. “Ma chiedo – ha quindi concluso – è possibile lasciarci senz’acqua per una settimana durante la quale siamo riusciti ad avere soltanto rassicurazioni verbali sulla tempestività di un intervento del quale non s’è ancora vista traccia?“.
Le foto illustrano in maniera esauriente la situazione denunciata dal cittadino. Come si può nel 2016 far correre un tubo dell’acqua in un torrente “assicurandolo” con dei massi, a cielo aperto?
Di Euro Grilli – Foto Euro Grilli