Il sindaco Filippo Stirati: “A me piace sottolineare che sempre di più ragioniamo in termini di territorio, di comprensorio, di area interna, di integrazione territoriale e credo che questo rappresenti un importantissimo salto di qualità dal punto di vista istituzionale, politico, amministrativo

Foto Co-Abitare

La conferenza stampa a San Benedetto

GUBBIO – Questa mattina (giovedì 12 gennaio) presso l’ex-refettorio del complesso di San Benedetto, è stato inaugurato il progetto Co-Abitare: verso l’autonomia, una struttura residenziale, con 5 posti letto di cui 4 verranno occupati da subito, autogestita da parte di un gruppo di persone di età compresa tra i 25 e i 45 anni circa, in uscita dal circuito psichiatrico.

Questa struttura sarà abitata per un periodo di 2 anni che può essere prorogato per altri due anni.

Il progetto è stato promosso da USL Umbria 1, Dipartimento Salute Mentale e Distretto Alto Chiascio, i Comuni della Zona Sociale7, (Gubbio, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato di Vico, Sigillo e Scheggia e Pascelupo), il Comune di Città di Castello e di Umbertide, ATER Umbria, Associazione Crisalide e Associazione Le Fatiche di Ercole.

Foto Filippo Stirati

Il Sindaco Stirati

Quest’inaugurazione non è un fatto puramente formaleha affermato il Sindaco di Gubbio Filippo Mario Stiratima rappresenta un traguardo importante del quale i comuni sono soddisfatti. A me piace sottolineare che sempre di più ragioniamo in termini di territorio, di comprensorio, di area interna, di integrazione territoriale e credo che questo rappresenti un importantissimo salto di qualità dal punto di vista istituzionale, politico, amministrativo.

Questo è un modo intelligente per raggiungere grandi risultati, lo stiamo sperimentando in queste settimane in relazione al tema dell’area interna. È una di quelle modalità presso cui questi territori possono avere risorse, investimenti, razionalizzazione di servizi, efficentamenti, miglioramenti di competenze e procedure più adeguate per intervenire su una serie di materie”.

Foto Mario Ceccobelli

Il Vescovo Mario Ceccobelli

Anche il Vescovo Mario Ceccobelli ha voluto esprimere il proprio augurio per la riuscita del progetto. “Sono lieto di condividere con voi questo momento. Dobbiamo tornare ad affrontare i problemi insieme, dobbiamo ritornare ad essere protagonisti della vita di una città, di un territorio e lavorare insieme richiede molta pazienza, perché non è facile condividere e poi trovare un accordo.

Si tratta di uno sforzo nello stare insieme, nel lavorare insieme, nell’edificare insieme una società che deve essere attenta agli ultimi perché questo dà la misura di una società civile. Gli ultimi sono persone che hanno diritto alla dignità come i primi, quello che state facendo con quest’iniziativa va nella direzione giusta”.

Foto Luca Barberini

Luca Barberini

All’inaugurazione era presente Luca Barberini, assessore regionale al welfare, che ha elogiato l’importanza della collaborazione nella zona sociale per la riuscita di questo progetto: “Inauguriamo questo progetto in un luogo, in un contesto stupendo, bellissimo. Troppo spesso in politica si parla di bellezza, ma la bellezza resta un termine vuoto se non troviamo il modo per valorizzarla.

Questa struttura ha già una particolarità, ovvero è stata inserita in un contesto recuperando un bene architettonico monumentale di elevatissimo pregio, è anche un modo per cercare di uscire da una situazione di difficoltà.

La seconda particolarità è quel lavoro di squadra che in poche zone sociali dell’Umbria si vede, questa collaborazione che si vede anche con la presenza fisica degli altri soggetti che, oltre al Comune capofila, compongono la zona sociale non è una cosa che si riscontra nella altre realtà. Siamo una delle regioni che sul sociale non ha mai abbassato la guardia, ma siamo convinti che le risorse che abbiamo gestito in questo settore siano ancora insufficienti, per questo approfitteremo dei fondi europei.

Annuncio infatti che, nel corso dell’anno, usciranno bandi per rispondere ai temi della disabilità, dei minori, della psichiatria e della cronicità, per un importo di oltre 22 milioni di euro a disposizione delle zone sociali. Questa struttura non dà solo risposte nell’immediato, ma anche una speranza di cambiamento per uscire da una situazione di difficoltà”.

Foto Luca Barberini

Barberini e Stirati visitano la struttura

Opening ceremony of the Project Co-Abitare

This morning, Thursday January 12th, near the ex-refectory of the complex of St. Benedict, the project has been inaugurated ‘Co-abitare: toward the autonomy‘, a residential structure, with 5 beds of which 4 will be occupied from immediately, self-managed from a group of people of inclusive age between the 25 and the 45 years around, in gone out of the psychiatric circuit. This structure will be inhabited for a 2 year-old period that can be postponed for other two years.

The project has been promoted by USL Umbria1, Department Mental Health and Distretto Alto Chiascio, the Communes of the Zone Sociale7, (Gubbio, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato of Vico, Sigillo and Scheggia and Pascelupo) the Commune of Città di Castello and Umbertide, ATER Umbria, Association Crisalide and Association Le Fatiche di Ercole.

Foto Filippo Stirati

Il Sindaco Stirati

This inauguration is not a purely formal fact has affirmed the Mayor of Gubbio Filippo Mario Stiratibut it represents an important finishing line of which the communes are satisfied. I like to underline that more we reason always in terms of territory, of district, of inside area, of territorial integration and I believe that this represents an important breakthrough from the institutional point of view, political, administrative.

This is an intelligent way to reach great results, we are experimenting it in these weeks in relationship to the theme of the inside area. It is one of those formalities near which these territories can have resources, investments, rationalization of services, improvements of competences and more suitable procedures to intervene on a series of subjects”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina