L’opera in ceramica è e rimarrà esposta al Parco Ranghiasci e rappresenta l’incontro tra il sole e la luna, come amore metafisico ed infinito pur nell’estrema diversità delle due parti. “Sigidzia” è stata realizzata in collaborazione con le Ceramiche d’arte Aldo Fumanti di Gubbio

Foto Vincenzo Napolitano

Vincenzo Napolitano accanto alla sua opera

GUBBIO – Questo pomeriggio (mercoledì 14 dicembre) presso la sala del Voltone del Museo di Palazzo Ducale, si è svolta la presentazione dell’opera “Sigidzia” di Vincenzo Napolitano; giovane artista che ha vinto, tra tutte le otto accademie partecipanti, il premio riservato agli artisti emergenti indetto dalla Biennale d’arte di Gubbio.

L’opera in ceramica è e rimarrà esposta al Parco Ranghiasci e rappresenta l‘incontro tra il sole e la luna, come amore metafisico ed infinito pur nell’estrema diversità delle due parti. “Sigidzia” è stata realizzata in collaborazione con le Ceramiche d’arte Aldo Fumanti di Gubbio.

Quest’opera è essenziale, precisa ha affermato Napolitano e sono molto soddisfatto della collaborazione con Fumanti da cui ho tratto indicazioni importanti non solo per la realizzazione di Sigidzia ma anche per il mio percorso professionale. Sono felice di lasciare l’opera al Parco perché ritengo che essa abbia una sua presenza che si addice molto all’atmosfera che si respira in questo luogo“.

Foto Augusto Ancillotti

Augusto Ancillotti

Gli ha fatto eco la direttrice del Museo di Palazzo Ducale Dott.ssa Paola Mercorelli, secondo la quale questo evento “è un’occasione per il Palazzo di aprirsi al mondo. L’immagine della fusione tra sole e luna rimanda alla vita di Ranghiasci che aprì le porte dell’odierno parco all’arte per amore di una donna inglese“.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuto l’Assessore alla Cultura Augusto Ancillotti che si è detto “felice per questo momento di festa. Riguardo appunto alla Biennale sono particolarmente colpito dalle opere dei giovani di cui Napolitano è espressione“.

Ospite d’onore dell’incontro il Professor Giorgio Bonomi, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa “non solo per il premio in denaro, ma soprattutto per la possibilità che si dà ai giovani di mettere in mostra le proprie opere accanto a quelle di artisti più affermati.  Mi auguro che si dia seguito a tali eventi perché Gubbio ha un nome importante in ambito artistico, ma si sta dimenticando. Per fortuna siamo ancora in tempo“.

Di Giovanni AlessiFotografie Cronaca Eugubina